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A due mesi dallo sgombero, gli attivisti e i sostenitori del centro sociale hanno voluto far sentire la propria voce e le proprie rivendicazioni in piazza San Fedele.

foto di Nicolò Degni

Ieri pomeriggio a Milano si è tenuta una manifestazione a sostegno di Lume, il centro sociale sgomberato lo scorso 25 luglio.

Il corteo è partito verso le quattro e mezza da piazza San Nazaro, a poca distanza dall’Università Statale, davanti a quella che prima dello sgombero era la sede dell’occupazione — un edificio antico da tempo abbandonato, e recentemente rivendicato dal proprietario, ufficialmente per la costruzione di un ascensore.

Si è poi snodato per le vie del centro fino ad arrivare alle 18 in piazza San Fedele, dietro Palazzo Marino, dov’è iniziato quello che gli attivisti hanno voluto chiamare “Assedio culturale”: un assedio simbolico alla sede del Comune cittadino, per rivendicare la necessità di spazi di aggregazione e cultura gestiti dal basso.

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Durante la sua attività Lume ha promosso una serie di eventi e iniziative culturali e sociali, diventando in breve tempo uno degli spazi più frequentati della scena jazz e teatrale milanese.

La richiesta degli attivisti è che questo patrimonio culturale accumulato nel corso degli ultimi due anni sia riconosciuto e valorizzato dall’amministrazione comunale.

Alla manifestazione erano presenti numerosi esponenti della sinistra cittadina che hanno portato il proprio sostegno, come Luciano Muhlbauer e il consigliere comunale Basilio Rizzo, che ci ha reso questo commento:

Il presidio si è prolungato per tutta la serata con una serie di concerti e performance artistiche: tra gli artisti che si sono esibiti sul palco montato per l’occasione, Walter Leonardi e Deaf Kaki Chumpy.

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