Giovani, sensuali, tunisine: sono le donne catturate dalla lente di Jesser Lahdhiri, fotografo freelance nato nel 1993 a Kebili, città del sud-ovest della Tunisia, ma cresciuto a La Marsa.
La maggior parte delle sue modelle sono ragazze comuni che posano per la prima volta davanti ad una fotocamera, eppure la loro bellezza e naturalezza sono folgoranti.
Appena laureato in fisioterapia, per Jesser la fotografia si trasforma,da esperimento nel tempo libero, a passione e ambizione professionale. Scopre la fotografia nel 2012 tra gli angoli delle città tunisine, ma da qualche anno fa dei soggetti femminili i suoi principali obiettivi.
Jesser punta sulle diversità delle muse da lui ritratte, giocando con i colori e le luci, e con la moda, di cui è appassionato. È lui a scegliere gli abiti e il make up, a cui associa minuziosamente il luogo che farà da sfondo. “Si possono trasformare luoghi da apparentemente non attraenti a magici — mi racconta Jesser davanti ad un café a La Marsa — Ad esempio, alcune persone mi hanno chiesto dove si trovasse quel Luna Park nel quale ho scattato delle foto tempo fa, credendo fosse in chissà quale città nel mondo. Invece è il vecchio Dah Dah di Cartagine. Tanti altri sono stati colpiti dai vecchi tetti della Medina. Sono posti che nessuno considera, ma non sanno che la fotografia può cambiare tutto.” Non c’è bisogno, insomma, di uscire dalla Tunisia per immortalare posti meravigliosi — “In questo paese puoi trovare tutte le bellezze che tu ti possa immaginare”.
Nelle sue fotografie si può inoltre notare il mix tra moderno e tradizionale – mix che caratterizza lo stile del giovane fotografo. Che siano luoghi o capi tradizionali, c’è spesso qualcosa che parla della Tunisia.
Ma ciò che più affascina é la sensualità, non maliziosa, di cui sono cariche le sue foto. “Mi piace tirare fuori la sensualità delle donne, senza cadere nella volgarità.”
Jesser vuole mostrare la donna tunisina come una donna libera, libera di indossare ciò che vuole, libera di vivere come le pare; libera con un velo addosso o senza alcuno. “Ad esempio non penso che sia contraddittorio essere belle, alla moda e indossare il velo. Non mi sono ancora capitate modelle velate, ma non avrei alcun problema a fotografarle.”
Schiacciando il conservatorismo da una parte, le immagini distorte del mondo esterno dall’altra, queste fotografie raccontano giovani donne tunisine in tutta la loro la quotidianità e diversità.
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