Indiegeno Fest: Terra, mare e musica
Tour bus continua con Indiegeno Fest, una rassegna di concerti che si svolge da ormai quattro anni lungo la costa nord-est della Sicilia, in provincia di Messina.
La nostra indagine informale sullo stato dei festival italiani continua con Indiegeno Fest, una rassegna di concerti che si svolge da ormai quattro anni lungo la costa nord-est della Sicilia, intorno alla città Patti (13mila abitanti), provincia di Messina.
Tra il 4 e il 10 agosto saranno ospiti Boosta, Ex-Otago, Carmen Consoli, Brunori SAS, oltre a una decina di emergenti e un secret concert. Sentiamo i ragazzi di Leave Music da Roma, i quali sono alle prese con gli ultimi preparativi mentre il direttore artistico Alberto Quartana, messinese doc, è già sul posto.
Ci sottolineano che “saranno dei veri concerti, a volte si pensa siano delle ospitate e invece no, non vi preoccupate!”
Ci raccontate un po’ le varie location del festival?
Il festival è itinerante all’interno del Golfo di Patti, si inizia il 4 agosto a Patti Marina, sul lungomare, poi il giorno seguente ci si sposta nella parte alta del centro storico di Patti, un luogo che ha avuto molte incursioni nei secoli partendo dai Normanni. La serata si inserisce in una manifestazione del luogo che si chiama Notte per la Cultura organizzata dalle associazioni locali che porteranno in giro le persone per il centro storico svelando i segreti e le curiosità del posto. Il 6 si ritorna a Patti Marina con un palco sulla spiaggia nei pressi di uno stabilimento balneare con cui collaboriamo. Il 7 agosto invece siamo alle Grotte di Mongiove, anche qui lato mare, in un chioschetto isolato ai piedi del promontorio di Tindari dove ci sono delle grotte naturali.
Location bellissima, anche qui con la possibilità di partecipare a escursioni prima dei concerti, e in questa data ci saranno molti nomi emergenti che per noi sono importanti tanto quanto i più conosciuti. L’8 agosto ci spostiamo alla riserva naturale di Marinello, una riserva formata da laghetti naturali in prossimità del mare piena di animali, dove si intravedono anche dei fenicotteri. Dal pomeriggio le persone potranno scendere giù dal promontorio sul sentiero Coda di Volpe che si snoda dall’Antico Santuario di Tindari fino alla riserva, per poi godersi il concerto al tramonto. Gli ultimi due giorni concludiamo il festival nella meravigliosa cornice del Teatro Greco di Tindari
Quanto è difficile sfruttare delle location come queste?
Molto difficile! Ci sono delle regole più strette rispetto a location cittadine, ma il nostro scopo è anche quello di permettere al pubblico di ascoltare i concerti in luoghi come questi, diversi da uno stadio. Quindi nonostante le difficoltà noi continuiamo a farlo! Dobbiamo garantire innanzitutto la pulizia, chiedendola anche al pubblico e agli stessi artisti che devono rispettare le location in cui si trovano. Soprattutto nella riserva, ad esempio, si possono fare solo concerti acustici, non possiamo illuminare tanto e per questo invitiamo le persone a portare le torce. All’inizio qualcuno si lamenta ma quando arrivi e ti godi il concerto sotto un cielo stellato ne vale la pena!
Chi organizza invece le varie escursioni?
Sono organizzate da associazioni locali che si occupano della scoperta del territorio, quest’anno oltre alle escursioni abbiamo aggiunto anche la possibilità di volare col parapendio. Le attività non sono gratuite ma c’è uno sconto per chi partecipa ad Indiegeno, perché il festival di per sé è già gratuito 5 giorni su 7, e soprattutto perché è importante anche remunerare le persone che si impegnano tutto l’anno per la salvaguardia di questo patrimonio (tutte le info le potete trovare qui)
Come si sostiene economicamente Indiegeno?
Si sostiene molto con imprenditori locali, quest’anno poi abbiamo vinto il bando SIAE “SILLUMINA” che aiuta i progetti che portano la musica in zone periferiche. Durante tutto l’anno poi ci sono dei “volontari imprenditori” che ci aiutano a spargere il verbo e a trovare altri sponsor. Nei giorni del festival abbiamo poi un grande aiuto dai volontari, anche se ovviamente speriamo un giorno di riuscire a retribuire tutti!
Se poteste esaudire i famosi “tre desideri del genio della lampada” nell’organizzazione di Indiegeno, cosa chiedereste?
Chiederemmo intanto una rete di festival siciliani, per non sovrapporsi nelle date. Sembra banale ma a volte basterebbe parlarsi per evitare di organizzare eventi gli stessi giorni, obbligando poi il pubblico a scegliere, quando invece potrebbero rimanere in Sicilia e partecipare a più eventi.
Ci piacerebbe poi ci fosse più attenzione alla cultura e agli eventi dal vivo, e più sostegno agli emergenti. Come quarto desiderio vorremmo più birra! Come quella buonissima che offriamo quest’anno in collaborazione con il Birrificio Messina, una bella storia di riscatto visto che nasce dalla volontà di 15 operai che si sono trasformati in imprenditori dopo una lunga vertenza occupazionale e si sono messi a produrre birra ricostruendo la fabbrica (riuscendo a vendere un milione di bottiglie in soli tre mesi di produzione) e ridando a Messina la sua birra!
Invece un ricordo legato ad Indiegeno? Vi ricordate cosa successe nella prima edizione?
Una cosa molto simpatica successe quando durante la prima serata del primo anno arrivò un poliziotto a fare servizio d’ordine e noi eravamo abbastanza spaventati da tutte le restrizioni che ci avrebbe potuto imporre. Invece si scoprì quanto lui fosse un vero appassionato di musica, iniziò a farsi le foto con i Management del Dolore Post Operatorio che dopo l’affaire Primo Maggio erano quasi inavvicinabili, insomma si divertì molto. Da lì lui è diventato un amico inseparabile del festival tanto che è stato uno di quelli che ci ha spinto a continuare, comprava tutti i cd delle band, spronava le persone a venire al festival. Ci vorrebbero più persone così!
Indiegeno Fest è a Patti (ME), Grotte di Mongiove, Riserva di Marinello e Teatro Greco di Tindari dal 4 al 10 Agosto 2017
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