Il festival Musica Distesa è una bella storia da raccontare

Non rientrerà tra i grandi festival estivi dell’estate italiana per dimensioni di pubblico o per cartellone ma è sicuramente uno dei più particolari.

Il festival Musica Distesa è una bella storia da raccontare

Metti un week-end, degli amici, della musica e del buon vino. Serve altro? Forse no.

Se mi chiedessero: “Cosa vorresti fare il prossimo fine settimana se potessi, schioccando le dita, fare apparire davanti ai tuoi occhi veramente ciò che desideri?” Probabilmente la risposta sarebbe quella: degli amici, della musica, del buon vino.

Cupramontana è un paese che non avevo mai sentito nominare, si trova nelle Marche, poco sopra Jesi.  Qualche paese più a nord direbbero: “A due km di curve dalla vita”. Le colline marchigiane sono dolcissime e uno spettacolo per gli occhi, medicina per il cuore. I tempi si dilatano e anche la fretta, l’ansia e la smania di dover fare, man mano che ti allontani da Milano si diradano anche loro.

Il festival Musica Distesa è una bella storia da raccontare. Non rientrerà tra i grandi festival estivi dell’estate italiana per dimensioni di pubblico o per cartellone ma è sicuramente uno dei più particolari. Lo è perché nasce unendo la passione di due fratelli, uno ama la terra, la vite e il vino. L’altro ama la musica. Insieme hanno creato, in un posto che non sembrerebbe adatto ad ospitare un evento del genere, in un agriturismo in cima ad un colle, un festival che da dieci anni mette insieme buona musica e buoni vini. Semplice no?

Le giornate scorrono “distese” tra un bagno in piscina e una degustazione di vini. Sembra una grande famiglia allargata, quella dei fratelli Dottori. La decima edizione, appena conclusa, si è portata dietro un evento nell’evento: il ritorno live degli Amor Fou. La band di Alessandro Raina e, per l’appunto, Giuliano Dottori che latitava dalle scene da cinque anni.

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Anni in cui, paradossalmente, ha raccolto forse più consensi di quanti ne avessero durante il periodo di attività. Di colpo tutta la scena italiana pare essersi svegliata e buona parte lo deve anche a band come gli Amor Fou che in tempi non sospetti erano riusciti ad unire synth pop e canzone d’autore.

Un ritorno strano, quasi insperato, che sembra voler concludere (come amano scherzarci su durante il live) qualcosa lasciato a metà più che lanciare una nuova epoca.

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A volte la felicità si trova nella cose semplici,  in un bicchiere di vino condiviso con gli amici, in un luogo incantato, sperduto, più lontano del dovuto. Dove anche la musica ti sorprende senza tempo, come se cinque anni non fossero mai passati. Un luogo dove tutto è possibile. Questo, a quanto pare, è il festival Musica Distesa.