Torna Gomma – Piccolo e gioioso festival d’illustrazione.
La terza edizione di Gomma Festival si terrà nel Giardino delle Culture di via Morosini, uno spazio riaperto nel 2015 e restituito al quartiere grazie all’intervento del Comune, del Municipio Zona 4 che hanno accolto e concretizzato la richiesta di tre associazioni di quartiere (Comitato XXII Marzo, È-Vento e Teatro Laboratorio Mangiafuoco).
Ex area dismessa di 1.250 metri quadrati è diventata una delle location più belle della città, con alle spalle il murales dello street artist MILLO: bambini stilizzati, uno skyline e due grandi cuori rossi.
Domenica 18 nel Giardino delle Culture ci sarà Gomma, il festival dell’illustrazione più gioioso che ci sia: a partire dalle 11 ospiterà più di 20 stand di illustratori provenienti da tutta Italia.
Abbiamo chiesto ad Andrea Vittone, che assieme a Sara Teofilo e Maristella De Paoli, ha creato e organizzato Gomma, di raccontarci la storia del festival.
Quando è nato Gomma?
Gomma Festival è nato nei primi mesi del 2015, quindi ormai due anni e mezzo fa.
Tra i vari motivi che ci hanno spinto a fondare Gomma (da qualche mese anche associazione culturale), c’era quello di voler provare a creare un contesto rilassato e informale dove addetti ai lavori e appassionati di arti visive potevano incontrarsi per scambiarsi opinioni e consigli, e forse, dopo due anni, posso dire che ci siamo riusciti.
Come mai avete scelto il Giardino delle Culture coma location?
Per il nostro festival estivo abbiamo sempre deciso di essere nomadi, di spostarci in diversi punti della città per contaminare spazi con qualcosa di bello. Questo ci ha permesso di lavorare sempre con persone nuove, conoscere progetti interessanti e crescere. Come quest’anno: il Giardino delle Culture è un bellissimo giardino condiviso in via Morosini, zona Piazza 5 Giornate. È uno spazio gestito da un’associazione, che durante l’anno ospita un sacco di eventi e attività interessanti per il quartiere e per la città. Credo che sia un bellissimo esempio di come un gruppo di persone in autogestione possa dare qualcosa di proprio per rendere migliore la città. Io mi sono subito innamorato del bellissimo murales di Francesco Camillo Giorgino (in arte Millo) che sovrasta lo spazio. L’idea di organizzare qualcosa lì è stata inevitabile.
Un aneddoto divertente delle scorse edizioni di Gomma?
Una delle cose più belle che ricordo è stato quando (lo scorso anno) ci hanno regalato un disegno collettivo (sempre a tema gomma) confezionato da tutti gli illustratori, che teniamo gelosamente incorniciato.
Prossimi progetti?
Quest’anno ci siamo sbizzarriti: dopo l’appuntamento mensile al Circolo Magnolia, la presentazione della Guida Galattica in Santeria Paladini abbiamo in progetto ancora una doppia data per metà luglio, sabato 15 ci divideremo portando sempre illustratori ed abbracci al Fresh Touch Festival – A Wild Music Festival, nel bellissimo parco del Circolo Magnolia e contemporaneamente saremo al festival A night like this festival di Chiaverano (TO). Ad agosto ci prenderemo un meritato riposo, ma non troppo, visto che per settembre abbiamo in cantiere una collaborazione con un prestigioso museo di Milano (che non possiamo per ora svelare), però possiamo dire che ad ottobre saremo ospitati ai Graphic Days di Torino e ne siamo molto felici.
Il motivo della scelta del nome Gomma lo trovate qui!
Abbiamo fatto due chiacchiere anche con Simone Peracchi che ha disegnato il logo per la terza edizione di Gomma Festival.
Raccontaci un po’ la tua formazione come illustratore.
Tortuosa. Ho iniziato a studiare grafica in un professionale, la scelta più determinante dal punto di vista professionale perchè li ho iniziato a capire quello che mi piaceva e capire che poteva essere un lavoro. Ho proseguito in un itis e infine l’università. In tutto questo l’illustrazione non centra nulla perche studiare grafica e design è un’altra cosa, ma se prendi un tizio che disegna sei ore al giorno e gli fai capire cosa significa progettare ottieni qualcosa che assomiglia molto a un illustratore.
Quindi, parlando propriamente di illustrazione, posso dire di essere un autodidatta cresciuto in ambienti molto stimolanti dal punto di vista tecnico e artistico.
Una domanda che abbiamo fatto anche agli altri illustratori che abbiamo intervistato per l’evento Guida galattica (illustrata) nasce un po’ da una nostra curiosità: cosa disegnavi da bambino?
Giocavo con i Lego e poi facevo una spece di report a disegni pieno di predoni, cavalieri, alieni… cose così. Poi tatuaggi (a penna ovviamente) e figurine (false) alle elementari. E insetti. Quelli li disegno ancora oggi e sarà così per sempre.
Raccontaci del bellissimo logo che hai disegnato per Gomma Festival
Inizialmente la gomma doveva essere “quella che cancella.” Ma per me è stata subito la Big Babol!
Il logo nasce dall’idea che l’illustrazione è frutto di una lenta e paziente masticazione ma il risultato di questa masticazione è una cosa inaspettata, un salto di qualità della materia che in un soffio diventa tonda e leggera. Risultato di questa supercazzola mondiale: una signorina lentigginosa che fa i palloncini.
Ma tu non fai solo illustrazioni, sei anche un musicista e beatboxer, giusto?
Sì! In realtà ora non sono in attività perchè il gruppo in cui suonavo (i TòMM) si è sciolto.
Per i TòMM ho imbastito un progetto visivo molto articolato e decisamente troppo pretenzioso che rappresentava le varie canzoni come “episodi” di un fumetto. Purtroppo il progetto è fermo ma la musica e il disegno rimangono corsie parallele nella mia vita e quando mi chiedono un artwork legato a un progetto musicale sono sempre felicissimo.
Come tutti gli anni, a Gomma ci saranno anche dei workshop per grandi e piccini: il Laboratorio di cinema d’animazione 2D, organizzato dalle 16.0 alle 17.30 da Animàni (per bambini dai 5 anni in su) e il Workshop di basi del disegno” per adulti, con Landskap, nelle due ore successive.
Inoltre nel corso della giornata verrà presentato il 35esimo numero di Lahar Magazine, ispirato alla serie di libri per ragazzi Piccoli Brividi.
L’anno scorso Gomma era a Cascinet, una storica cascina nella periferia est di Milano, ed è stato bellissimo.