Le illustrazioni galattiche di Debora Senz’H
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Debora Senz’H Sofia Giudici che ha illustrato, assieme ad altri sei artisti, la Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams — un progetto di Gomma Festival.
La fantasia è il primo elemento necessario per affrontare la lettura della Guida galattica per gli autostoppisti, senza farsi troppe domande.
Il romanzo di Douglas Adams uscito nel 1979 nasce da una serie di puntate radiofoniche andate in onda sulla BBC nello stesso anno. Dopo il grande successo, Adams decise di mettere per iscritto il suo romanzo: ne nacque una pentalogia di fantascienza umoristica e nonsense.
Non serve dunque spiegare quanto sia difficile illustrarla, o farne una pellicola, insomma, dare forma a quelle immagini che si delineano con la lettura.
Sei illustratori hanno deciso di farlo ed esporranno i propri lavori domenica 28 maggio in Santeria Paladini 8 per l’evento Guida galattica (illustrata) per gli autostoppisti, un progetto di Gomma – piccolo e gioioso festival d’illustrazione.
Sarà in vendita una box contenente le 30 tavole degli illustratori, stampate in formato A5 su carta pregiata.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Debora Senz’H Sofia Giudici che ha curato la copertina della scatola.
Che tipo di formazione hai?
Allora, ho iniziato il mio percorso artistico alle superiori, presso l’ISA Fausto Melotti di Cantù per poi buttarmi nel magico mondo di Brera, dove ho trascorso cinque anni nel dipartimento di Arti Visive Pittura.
Quando hai iniziato a disegnare? E che cosa disegnavi da bambina?
Ho iniziato a disegnare quando ero in grado di tenere in mano qualsiasi cosa che fosse un colore, pastello o pennarello imbrattando i muri di casa della nonna con scarabocchi incomprensibili. Disegnavo tanto da piccola perché volevo crearmi il mio mondo assurdo tra gatti parlanti, camion spaziali e montagne: lì stavo bene. Raccontavo le mie, giornate i miei sogni.
Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato o ti ispirano?
Quando ero una fanciulla adoravo l’Impressionismo, ma ancor prima Courbet perché è stato il primo a mandare a fanculo il sistema dell’arte, rivoluzionandolo alla sua maniera. Lo ammiravo perché raccontava la vera vita del tempo di allora senza troppi fronzoli borghesi. Ora ce ne sono molti, soprattutto quelli che trattano il tema della memoria, come Oscar Munoz: le sue opere ci invitano ad informarci sulle capacità dell’arte di riflettere sulla memoria dell’individuo e sulla necessità stessa della memoria collettiva come impegno nella società. I Ragazzi del collettivo Cesura, li adoro, sono veri: uno dei loro progetti Found photos in Detroit mi ha cambiato e la percezione e visione del ricordo.
Nel mondo dell’illustrazione invece mi colpisce qualsiasi gesto sia vero e unico: non c’è sbagliato o giusto ma bellezza nel tratto, nelle cromie e nella storia che c’è dietro.
Ah e poi ammiro tantissimo LibriFintiClandestini!
Che tecniche preferisci?
Per la tecnica sono un miscuglio: ho fatto un po’ di tutto, ma la mia preferita in assoluto è pennarelli e pastelli colorati, tutta la vita!
Cosa ne pensi di Guida Galattica? In che personaggio ti rivedi?
Guida Galattica mi ha completamente rapito da sempre. Ho letto il libro e guardato il film, entrambi mille volte. Sui personaggi sono combattuta, penso di essere come i delfini che se la filano allegramente nel film prendendoci in giro fino alla fine, con quella canzoncina amabile; nel libro invece forse più il povero capodoglio: “ciao SUOLO!!!”
Che tipo di pubblico offre Milano all’illustratore? È una città adatta a questo tipo di eventi legati all’illustrazione?
Beh Milano è Milano e il pubblico sta diventando davvero sempre più partecipe a eventi o fiere di questo tipo. Mi sembra un pubblico abbastanza ampio ma specifico, di certo non mi becco la milanese imbruttita con il tacco 12…
Come racconteresti il mondo dell’illustrazione a chi non ne fa parte?
A chi non sa disegnare gli racconterei di disegnare con me: a volte c’è più paura che altro, ma il tratto se è vero e liberatorio è sempre bello e fa stare bene!
Raccontaci la copertina che hai disegnato.
La copertina è l’avviso a tutti i comuni mortali che lo spazio non è solo lassù, ma si possono trovare astronavi e avventure sul pianeta Terra. Ho disegnato i 3 elementi che mi colpiscono ogni volta di più: il vaso di petunie, il capodoglio e l’asciugamano
…e comunque sempre e comunque 42, addio e grazie per tutto il pesce!
Domenica 28 maggio 2017
Santeria, via Paladini 8, Milano
Dalle 16 alle 22.30: mostra mercato dei 6 illustratori Federico ZETA, Owl, Pierpaolo Paoletti, Giada Gunetti, Gloria Martinelli, Saratià
Seguiranno presentazione e reading di alcuni passi del libro e Dj-set con lista di cocktail creata ad hoc per l’evento.