Chi è Sam Kass, lo chef che oggi parlerà al fianco di Barack Obama

Braccio destro degli Obama nella campagna contro l’obesità infantile e chef personale dell’ex presidente.

Chi è Sam Kass, lo chef che oggi parlerà al fianco di Barack Obama

Braccio destro degli Obama nella campagna “Let’s Move” contro l’obesità infantile e chef personale dell’ex presidente sin da quando era solo senatore dell’Illinois, Sam Kass parlerà oggi a Milano.

Tutti ricordiamo Michelle Obama dedita al giardinaggio nell’orto della Casa Bianca, le foto di quei momenti hanno fatto il giro del mondo e oggi ci sembrano una vaga traccia dell’apertura istituzionale firmata Obama. Ma nel 2009, quando furono immortalati quegli attimi così apparentemente bucolici, l’attività della FLOTUS rientrava in un chiaro programma politico avviato per promuovere una nutrizione più sana per i giovani in America. Il progetto – chiamato “Let’s Move!” – si era imposto l’obiettivo di “risolvere il problema dell’obesità nel lasso di tempo di una generazione in modo tale da permettere ai bambini nati in questa decade di crescere in maniera sana.”

Il progetto della presidenza prevedeva nello specifico la riduzione dell’obesità infantile del 5% entro il 2030. Neanche a dirlo, con il cambio di presidenza, Donald Trump sta già minando il programma di Michelle Obama, vanificando tutti i risultati ottenuti fino ad ora.

Great afternoon in Ohio & a great evening in Pennsylvania – departing now. See you tomorrow Virginia! pic.twitter.com/jQTQYBFpdb

— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) August 2, 2016

Il braccio destro di Michelle e dell’ex-presidente Barack durante lo sviluppo e la costruzione della food policy del primo mandato è stato proprio lo chef e food analyst Sam Kass, che oggi interverrà al summit milanese Seeds&Chips.

Figlio di insegnanti, Sam Kass apre nel 2007 a Chicago il suo ristorante Inevitable Table, conferendogli da subito una dedizione imprescindibile verso ingredienti e cucina. Grazie alla sua propensione verso uno studio della materia a livello sociale oltre che gastronomico, Kass diventa lo chef personale degli Obama quando Barack è ancora Senatore dell’Illinois.

Dopo le elezioni del 2008, Sam si trasferisce nella Casa Bianca per ricoprire il ruolo di Food Initiative Coordinator al fianco di Michelle Obama. È proprio nel 2013, sotto la sua guida, che Michelle amplia la campagna “Let’s Move”, integrando al suo interno l’evoluzione di un orto attivo nella casa presidenziale.

Dopo aver lasciato l’incarico nel 2015 a favore della collega Debra Eschmeyer, Kass non ha rallentato il proprio impegno politico nel settore dell’alimentazione. Tra le sue numerose iniziative si calcolano Acre Venture Partners, un fondo dedicato ad aziende che promuovono “trasparenza, salute e sostenibilità nel sistema alimentare mondiale”, e Trove, compagnia di supporto per le aziende che vogliono sviluppare sistemi in grado migliorare il pianeta attraverso i processi alimentari.

In un paese come gli Stati Uniti in cui il tasso di obesità tra gli adulti supera il 20% in tutta la popolazione, il lavoro della presidenza Obama in termini di politiche nutrizionali si è rivelato necessario non solo per il miglioramento della salute del paese, ma anche per una maggiore presa di coscienza di questo stigma — come afferma retoricamente Sam Kass durante il suo Ted Talk: “cosa ci aspettiamo che apprendano i nostri figli se la loro dieta è piena di zuccheri e priva di nutrienti?”

L’incontro di oggi si concentrerà più sulla ricerca di soluzioni per affrontare le grandi sfide legate all’aumento della popolazione globale, alla food security, alla sostenibilità e al climate change, ma si spera che la presenza di personalità come Sam Kass contribuisca a scuotere anche l’opinione pubblica italiana sulla situazione in fatto di obesità e nutrizione.

Per quanto ci piaccia pensare che il Bel Paese sia la patria della buona cucina – e lo è, per carità – più di un terzo della popolazione adulta è in sovrappeso, con quasi 60 mila decessi l’anno causati dall’obesità, si calcola inoltre che nel 2012 questa situazione sia stata responsabile del 4% della spesa sanitaria nazionale. E purtroppo non saranno gli apericena e gli showcooking della Food Week a cambiare questi dati.