Analisi strutturale della nuova pubblicità della Pepsi con Kendall Jenner
Abbiamo provato a farne una dissezione analitica e ora tutte le volte che sentiamo la parola Pepsi incliniamo la testa e siamo scossi da tic nervosi.
https://www.youtube.com/watch?v=dA5Yq1DLSmQ
Abbiamo provato a farne una dissezione analitica e ora tutte le volte che sentiamo la parola Pepsi incliniamo la testa e siamo scossi da tic nervosi.
La pubblicità si apre presentandoci il primo dei due personaggi secondari dello spot: un violoncellista spericolato che fa le prove su una plancia di atterraggio per elicotteri in cima ad un grattacielo. È proprietario di quel grattacielo? O è un #ribbelle? O entrambe le cose? Certamente è un artista incompreso, e questa è la sua avventura.
Dopo un paio di close up, non è chiaro se flashforward o flashback, perché il tizio non ha più il suo cappellino da Tumblr, e ha i capelli bagnati, ci spostiamo in una strada metropolitana, occupata da una viva protesta che vorrebbe ricordare quelle contro la Casa bianca. Ed ecco, all’improvviso, il leitmotiv di tutta la pubblicità: stiamo vedendo proteste, ma essendo Pepsi impegnata in politica esattamente lo zero percento, tutti i cartelli che vediamo inquadrati sono zero percento politici. Seguiteli nei prossimi screenshot.
Incontriamo ora il secondo personaggio di supporto dello spot: una fotografa musulmana che sta pasticciando con una matita rossa sulle proprie foto.
Contemporaneamente, la nostra eroina sta facendo un servizio fotografico in un posto dove normalmente si fanno servizi fotografici: appoggiata a una porta.
L O V E
In questo fotogramma potete vedere la faccia di Kendall Jenner quando vede un povero per la prima volta nella propria vita:
Ritorniamo dal primo dei nostri personaggi, che è tornato nel proprio appartamento urbano extralusso, dove suona con un unico supporto: la sua Pepsi.
Intanto, la nostra fotografa non è soddisfatta dei propri scatti: straccia l’indice che stava appuntando e urla per la frustrazione. Interessante dettaglio di continuity: adesso che non è contenta la Pepsi non c’è più, nel caso aveste dubbi che la Pepsi fa arrabbiare.
Intanto, la manifestazione si è fermata… perché hanno improvvisato una jam session con pure dei ballerini? ?
Panoramica: giovani artisti manifestano contro la chiusura di American Apparel.
Il nostro musicista fa gli occhi dolci a Kendall, che decide di unirsi alla hashtag ribellione!
Modella bianca getta infervorata parrucca bionda in mano a truccatrice di colore imbronciata.
Kendal si unisce alla protesta e… ruba una lattina di Pepsi? Dov’è questo contenitore? Si spostava con la manifestazione? Ci siamo persi un attimo.
Off the camera, nel recipiente pieno di ghiaccio Kendall ha anche trovato un cambio.
Kendall Jenner ragiona su come portare la pace nel mondo. Punti bonus per il giovane rivoluzionario alla sinistra che si sta divertendo quasi come al proprio ballo del liceo.
Kendall si avvicina alla polizia che ostruisce il passaggio della manifestazione, mentre la pubblicità insegna a tutte le ragazze musulmane che possono solo accontentarsi di stare in seconda fila, ad ammirare le avventure delle proprie eroine bianche.
Kendall offre una lattina di Coca Cola ad un poliziotto. È Coca Cola quella, no?
Nel momento topico dell’apertura vediamo la faccia della nostra fotografa, che ci fa sospettare che oltre a essere una pubblicità orribile sia stata fatta anche da della gente capace zero. Quanto scommettiamo che l’inquadratura delle mani del poliziotto non era utilizzabile?
Il poliziotto accetta l’imitazione.
E si gira verso i colleghi. “Non sarà Coca Cola, ma non riempiamoli di botte, dài.”
Aggiornamento: la reazione del pubblico è stata così negativa che Pepsi ha deciso di sospendere la campagna.
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