Hello, World! Orrore chimico
Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
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Siria
Un violento attacco ha ucciso almeno 70 persone nella provincia di Idlib, una delle ultime aree ancora nelle mani delle forze ribelli. Con ogni probabilità sono state usate armi chimiche, ed è stato colpito anche l’ospedale che stava trattando parte dei feriti. Unanime la riprovazione internazionale contro il regime di Assad — che ovviamente nega ogni responsabilità. (the Guardian)
Anche la Casa bianca si è pronunciata duramente, ma dando la colpa più a Obama che a Assad. (the New York Times)
Ma:
Dopo l’attacco, Francia e Regno Unito hanno chiamato una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’ONU. (BBC)
Ma Assad non aveva fatto distruggere tutto il proprio arsenale chimico, sotto gli occhi degli osservatori internazionali? (the Atlantic)
Secondo la Russia, si sarebbe trattato in sostanza di un incidente: gli aerei del regime avrebbero colpito un magazzino usato dai ribelli per stoccare e produrre armi chimiche da vendere in Iraq. (Russia Today)
Per approfondire, seguite la reporter del New York Times Anne Barnard su Twitter a @ABarnardNYT
Mondo
“Dai che tutti stanno pensando ad Assad, lancia quel missile nel Mar del Giappone” — dichiarazione realistica di Kim Jong-un. (BBC)
Butta male anche per lo zio di Assad, Rifaat, a cui le autorità spagnole hanno sequestrato beni per svariati milioni, nell’ambito di un’inchiesta per riciclaggio. (the Guardian)
Comunque Trump capisce il Medio Oriente molto meglio di Obama, ha detto il ministro degli esteri del Bahrein. (Middle East Eye)
Oggi la Corte suprema russa decide se mettere al bando i Testimoni di Geova. (TIME)
Dopo il confronto televisivo di ieri, una maratona assurda di quattro ore, Melenchon è stato valutato in un sondaggio fulmine come il candidato più convincente, e Macron come il candidato con il miglior programma. Best of: Macron e Le Pen che litigano sul dover valutare il nazionalismo attraverso la lente di due Guerre mondiali, o no. (Reuters)
Il principe Charles ha visitato papa Francesco e gli ha regalato un cestino da pic nic pieno di cioccolato e tè, lamentandosi: “È stato difficilissimo decidere cosa regalarti.” Hashtag the struggle. (Associated Press)
Il primo ministro della Cambodia ha alzato la donazione richiesta per essere graziati del titolo “oknha” — una via di mezzo tra “magnate” e “cavaliere” — da 100 mila a 500 mila dollari. (the Phnom Penh Post)
Italia
Padania Classics, il blog fotografico che documenta la desolazione della nostra macroregione preferita. (Creators)
Petizioni online, voto elettronico e bilancio partecipativo a Roma: la proposta del Movimento 5 Stelle nella capitale. (la Repubblica)
Il mondo della politica e della cultura saluta Giovanni Sartori. (Il Post)
Le prossime elezioni amministrative e il congresso fissato per maggio agitano le anime dei frondisti della Lega, scontenti di Salvini e della svolta sovranista. (la Stampa)
Ambiente
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Cult
L’ultimo film con Shia LaBouf è arrivato in Regno Unito, ed è andato benone: ha venduto un solo biglietto. (Entertainment Weekly)
Una YouTube star, Ethan Klein, ha attaccato il Wall Street Journal — che con il proprio report sulle battute razziste di PewDiePie ha dato inizio alla crisi tra il servizio di video e tantissimi brand, che hanno smesso di fare pubblicità sul sito — strepitando “fake news.” Al suo seguito, si sono scaraventati contro il quotidiano i migliori “detective” di Reddit e dell’Alt-Right, raggiungendo centinaia di migliaia di persone con le loro illazioni. Ma: aveva ragione il WSJ. (the Daily Beast)
Il Regno Unito ha un nuovo vigilante: attraversa le città nella notte, correggendo errori grammaticali su cartelloni e insegne. (Quartz)
Eh? È successo che la hit di Nelly del 2002 Hot in Herre è diventata una sorta di inno per il movimento ambientalista. (Pacific Standard)
Uber e Lyft esultano: un giudice federale di Seattle ha temporaneamente bloccato la legge che permetteva agli autisti on demand di formare unioni sindacali. (the Guardian)
Dal 2008 il governo australiano vuole costruire una gigantesca centrale del gas sulle terre dei Goolarabooloo. Ma gli indigeni avevano un’arma segreta: le impronte di dinosauro più grandi del mondo. (Popular Science)
Animali
In Brasile sono stati scoperti dei tunnel che portano le tracce di antichissimi bradipi giganti, ma secondo noi si tratta di graboids. (la Repubblica)
Fondo del barile
Sesso sicuro, ma anche vino a buon mercato. (Quartz)
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