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Benvenuti in un nuovo episodio di Arabeschi

Oggi parliamo dell’almanacco, un particolarissimo oggetto simile al nostro calendario di pubblicazione annuale ma presentante molte informazioni aggiuntive, tra cui quelle astronomiche, geografiche e fisiche.

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Pagina di un almanacco Hindu per l'anno 1871-72
Pagina di un almanacco Hindu per l’anno 1871-72

Letteralmente traducibile con il termine “clima,” l’Al-Manakh era il luogo dove i beduini erano soliti far sostare i propri cammelli e le proprie bestie da soma per il consueto carico e scarico delle merci e dei rifornimenti per i loro viaggi d’affari.

Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali l’al-manakh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un’era nella corrispondente di un’altra, di determinare per un giorno qualsiasi la posizione media del sole, della luna e dei cinque pianeti.

Propriamente, il vocabolo nacque nel Medioevo attorno al 1100, epoca in cui si hanno i primi ritrovamenti di tavole astronomiche utili per ottenere il giorno della settimana, ma è verso il 1500, con l’avvento della stampa, che si ha una notevole diffusione di questo strumento tanto caro sia agli studiosi che ai contadini, diffusione che trova il suo apice attorno al 1700.

Famoso tra tutti è l’almanacco di Nostradamus, chiamato Centurie Astrologiche, pubblicato nel 1550.