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Ieri è stato presentato il poster ufficiale della settantesima edizione del Cannes Film Festival, che ogni anno ospita una figura della storia del cinema.

Ieri è stato presentato il poster ufficiale della settantesima edizione del Cannes Film Festival, storico festival cinematografico che ogni anno si tiene intorno al mese di maggio nella città della Costa Azzurra.

Negli ultimi anni il festival ha deciso di adottare una figura iconica della storia del cinema da immortalare nella propria locandina ufficiale — negli anni si sono susseguiti volti come quelli di Juliette Binoche e Marilyn Monroe, Marcello Mastroianni e Ingrid Bergman. Quest’anno l’onore è toccato alla diva italiana Claudia Cardinale – immortalata nel 1959 sui tetti di Roma – che ha commentato così la scelta degli organizzatori del festival:

“Sono onorata e orgogliosa di fare da portabandiera per il 70esimo Festival di Cannes, e soddisfatta per la scelta di questa foto. È l’immagine che io stessa ho del Festival, un evento che illumina tutto intorno a sé. Quel ballo sui tetti di Roma risale al 1959. Nessuno ricorda il nome del fotografo… Anch’io me lo sono dimenticato. Ma questa foto mi ricorda le mie origini, e di un momento in cui non avrei mai sognato di salire i gradini della sala cinematografica più famosa del mondo. Buon compleanno!”

Alla Cardinale però deve essere sfuggito un dettaglio non irrilevante: la foto originale è stata ritoccata durante l’adattamento per il poster, e la cosa ha scatenato molte critiche su internet. Gli attenti osservatori si sono subito accorti infatti della differenza estetica tra le due immagini: il profilo dell’attrice è stato lievemente smussato all’interno del poster.

Una scelta poco ragionata vista l’enorme mole di attenzione prestata ormai ad annunci di questo genere nell’era dei social network — una sottile differenza che poteva passare inosservata dagli annunci stampa, ma non dai milioni di utenti di Twitter e Facebook.

Il Festival di Cannes non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito al ritocchino, ma a consolarci rimane la passione e il riguardo con cui viene trattato il cinema italiano (o quanto meno il suo passato), tutt’oggi faro di riferimento per istituzioni come il Festival di Cannes.