Hello, World! Il burkini colpisce ancora

Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Hello, World! Il burkini colpisce ancora

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Vi siete persi il dibattito tra i candidati francesi di ieri sera? Su Politico c’è un rapido riassunto di tutto quello che è stato detto.

Quando pensate di lamentarvi delle condizioni della politica in Italia tenete a cuore la serata di ieri, durante la quale la Francia ha potuto assistere a un’altra accesa discussione sul divieto ai burkini sulle coste francesi. Di nuovo. (BBC News)

Macron, il centrista populista che dovrà combattere Le Pen, è stato piuttosto debole sulla politica estera. Ma, è forse l’unico candidato europeista del gurppo.

https://twitter.com/evanoconnell/status/843961028933312513

Il dibattito è stato anche una prova generale del fronte repubblicano, e in molti punti è stato un vero quattro contro una. (the Guardian)

Non potete perdervi l’analisi di les Décodeurs, la rubrica di data viz e fact checking di le Monde, che è stata crudele al punto giusto. (le Monde)

Mondo

È ufficiale: mercoledì 29 marzo Theresa May attiverà “l’articolo 50” per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. (the Guardian)

È ufficiale, 2: i capi di FBI e NSA confermano che non c’è nessuna prova che l’amministrazione Obama stesse spiando Trump. (NBC News)

A proposito: il direttore dell’FBI James Comey ha confermato che è in corso un’indagine sulla possibile coordinazione tra gli hacker russi e la campagna elettorale di Trump. La domanda a questo punto è: perché lo stesso Comey ha sentito il bisogno di attaccare Clinton a una settimana dalle elezioni — probabilmente spostando la bilancia abbastanza da far vincere Trump — e non rivelare agli elettori dell’altra indagine in corso? (the Washington Post)

Uno scoop di Arshad Mohammed e John Walcott: il segretario di Stato Rex Tillerson sta progettando di dar buca al meeting della NATO di aprile. In compenso, avrà tempo per fare una visita in Russia. (Sarà un’indagine difficile, eh) (Reuters)

Insomma, alla Casa bianca, per rubare le parole dello storico Douglas Brinkley, “C’è odore di tradimento nell’aria.” (the Washington Post)

Sei anni dopo la Primavera araba, come va in Egitto? Va che tutti gli attivisti della sollevazione sono sotto costante minaccia di arresto, o peggio. (the New York Times Magazine)

Il governo australiano ha pubblicato per sbaglio i numeri di telefono privati di centinaia di politici, compresi ministri, e svariati ex primi ministro. Whoops. (Sydney Morning Herald)

Un tibetano di 24 anni si è dato fuoco sabato scorso. È il 147esimo che si immola contro la Cina dal 2009, e il primo di quest’anno. (Radio Free Asia)

Italia

“Orgogliosamente sbirri” è la risposta di tanti giovani contro le scritte che hanno imbrattato la chiesa di Locri. Contro la ’ndrangheta in pirma linea cooperative e associazioni. (la Repubblica)

Tramonta una parte importante del sogno grillino: per evitare “un’altra Roma,” il movimento ha iniziato colloqui con “mille esperti” di economia, magistrati e funzionari. (La Stampa)

Cult

Like Me, il nuovo film di Rob Mockler, racconta il dramma della vita condizionata dai social network, in un pastiche fantastico e esagerato. (the Verge)

A proposito: magari anche voi mangiate alla scrivania, davanti al computer, per lavoro o per studio. Secondo alcuni è triste, secondo altri è solo uno spazio dove non abbiamo ancora inventato cose nuove. Little Ye è una YouTuber che prepara pranzi coi fiocchi alla propria scrivania. (via Kottke)

https://www.youtube.com/watch?v=9jPweEW1D90

Fondo del barile

I bagni pubblici più high tech del mondo, a Beijing, usano scanner facciali per identificare i ladri di carta igienica. (the Guardian)

L’ospedale presbiteriano di New York ha pubblicato una playlist di pezzi con cui fare BLS a tempo di musica: e sì, c’è Stayin’ Alive dei Bee Gees. (Quartz)

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