Assassino

Benvenuti in un nuovo episodio di Arabeschi. Oggi: Assassino

Assassino

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Benvenuto in un nuovo episodio della rubrica Arabeschi

Questa domenica rispolvereremo la storia celata dietro all’etimologia della parola “assassino,” che non tutti sanno sia di origine araba.
Torniamo indietro con le lancette dell’orologio e immergiamoci nel racconto.

assassin

Siamo attorno all’VIII secolo d.c. nel Vicino Oriente, in particolare in Persia ed in Siria.

Una setta islamica guidata dal carismatico leader Hasan i-Sabbah, meglio noto come “Vecchio della Montagna” o “Gran maestro degli Assassini”, si imponeva su quelli che erano gli equilibri di potere della zona.

Si trattava dei Naziriti, chiamati anche Asasyyn, termine che secondo il giornalista Amin Maalouf tragga origine dalla parola asas, propriamente traducibile con “basi” o “fondamenti”; gli Assassini erano appunti i fondamentalisti guidati dal loro capo Hasan i-Sabbah.

Sono presenti più teorie riguardo l’origine di questa parola:

  • Una di queste fa riferimento ai “fumatori di hashish”, al-Hashīshiyyūn (la cui parola hashish deriverebbe a sua volta da asis, canapa), frase che farebbe riferimento al fatto che il Vecchio della Montagna ne facesse uso per inebriare i suoi seguaci;
  • Una teoria minore trova le radici di “Assassino” in una derivazione da İstfan Muhammed Aziz, capo di un gruppo di mercenari Persiani ai tempi delle crociate, i cui seguaci, meglio noti come azizin, erano conosciuti per la loro scaltrezza e discrezione nel commettere omicidi a pagamento.
Illustrazione di Roberta Losito
Illustrazione di Roberta Losito