Ieri, come da tradizione, si è festeggiato a Milano il capodanno cinese con la parata attraverso via Paolo Sarpi, cuore pulsante di Chinatown. Neanche la pioggia costante ha fermato i colori e l’umore festaiolo di questa ricorrenza.
Il 2017 ha segnato l’inizio dell’anno del gallo (酉) decimo animale nel ciclo di 12 anni nello zodiaco cinese. Il capodanno cinese, meglio conosciuto come Festa di Primavera o capodanno lunare, è una delle festività più importanti della tradizione orientale e combacia con la prima luna nuova dell’anno, che in questa occasione è apparsa il 28 gennaio. Le festività sono continuate fino al 2 febbraio e ieri si è tenuta la tradizionale parata.
Secondo un’antica leggenda nei tempi antichi viveva in Cina un mostro chiamato Nian (年), il quale sarebbe stato solito uscire dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per mangiare esseri umani. L’unico modo per sfuggire a questo tributo di sangue era spaventare il Nian, sensibile ai rumori forti e terrorizzato dal colore rosso.
Per questo motivo ogni 12 mesi si è soliti festeggiare l’anno nuovo con canti, fuochi d’artificio e l’uso massiccio del colore rosso. Il riferimento più immediato alla leggenda è la rituale danza del leone, una tradizione praticata durante le feste nella quale si sfila per le strade inseguendo una maschera da leone, che rappresenterebbe il Nian.
I festeggiamenti coinvolgono ogni anno tutta la comunità cinese che tra Milano e provincia conta 28 mila persone. Il 2016, anno della scimmia, è stato particolarmente favorevole per la comunità cinese, che ha visto le quasi 9,700 imprese individuali attive in Lombardia crescere del 4,5% rispetto all’anno precedente secondo la Camera di Commercio.
— Foto di Giacomo Ravetta.