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Ma cosa si vende sul dark web? Un po’ di tutto — tanta droga, e di tutti i tipi, tante armi, oro, refurtiva e materiali contraffatti, hack e servizi illegali. Abbiamo fatto un giro tra gli scaffali virtuali.

Lo scorso novembre 2016 la Polizia ha annunciato che la squadra mobile di Napoli aveva portato a termine l’operazione “fake money,” arrestando sette persone e notificando di provvedimento due individui già in carcere.

Gli arresti sono stati il culmine di un’indagine lunga quasi due anni, cercando di risalire alla fonte di un enorme sequestro di 98mila euro in soldi falsi.

Il denaro contraffatto è una delle merci piú spesso scambiate sui mercati neri del dark web, in tutto il mondo, non solo in Italia.

Alla ricerca di rarissimi Hatchimals gufunicorno, anche a the Submarine siamo andati a fare la spesa nella darknet. Non abbiamo trovato niente di nuovo, in sé, ma un universo parallelo dove tutti si credono gangster — o recitano la parte per la polizia — dove i problemi quotidiani sono l’aumento del costo dell’LSD, i metodi piú efficaci per spedire e ricevere droga a casa, così da non dover uscire dal proprio appartamento, mai, — in gergo si chiama stealth — e come distinguere i venditori onesti dalle operazioni di busting.

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In questi giorni la comunità è ancora parecchio scossa — pochi giorni fa il mercato nero piú famoso del darknet, Alphabay Market, è finito offline sotto attacco, e sembra che un hacker sia riuscito a ottenere il controllo di tantissime comunicazioni tra clienti. Non è chiaro se si tratti di un lupo solitario o di un’operazione dell’FBI — ma gli utenti piú navigati minimizzano: il sito invita a utilizzare crittografia PGP per ogni comunicazione, per cui qualsiasi informazione raccolta dagli hacker dovrebbe essere inutilizzabile. Inoltre, tutti i messaggi non in plain text vengono cancellati ogni 30 giorni. Insomma, dicono gli esperti, comprate tranquilli le vostre metanfetamine.

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Alphabay è tra le avanguardie della sicurezza in fatto di mercato nero — sono stati anche i primi a implementare il pagamento attraverso Monero, una nuova criptovaluta che lo scorso anno è esplosa di valore proprio perché garantisce nuovi livelli di sicurezza e anonimato, al di sopra anche di Bitcoin, la cui struttura di blockchain pubblica — che può essere comunque offuscata facendo girare artificialmente le monete — è percepita come un pericolo da tanti clienti di materiali illegali.

Ma cosa si vende sul dark web? Un po’ di tutto — tanta droga, e di tutti i tipi, tante armi, oro, refurtiva e materiali contraffatti, hack e servizi illegali. Abbiamo fatto un giro tra gli scaffali virtuali.

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Il primo passo per i piú nevrotici: template ad alta risoluzione di tutti i documenti di identità possibili e immaginabili, editabili comodamente via Photoshop. Grazie a questi file è possibile creare account su siti di commercio online senza rivelare la propria identità — essendo tutti servizi digitali, non sono necessari documenti falsi “veri,” ma sono sufficienti scansioni, alterate.

Una volta costruiti account alternativi con cui comprare le proprie criptomonete, i nostri criminali preferiti possono dedicarsi all’acquisto delle proprie droghe preferite.

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MD a forma di emoji delle tre scimmiette — con 100% oro vero nell’impasto della pasticca. Solo per veri intenditori.
MD a forma di emoji delle tre scimmiette — con 100% oro vero nell’impasto della pasticca. Solo per veri intenditori.

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È interessante notare la relativa normalità con cui si discute di materiali illegali: gli argomenti e i litigi sono gli stessi che incontrereste su Ebay o su Subito.it — questioni di spedizione, acquirenti che cercano di mettere le mani sul prodotto a prezzi impossibili, aste dall’aria losca, foto con il nome del proprio negozio scritto a penna per dimostrare che si è veri, legittimi, o che si ha il prodotto da vendere davvero, almeno. Prodotti tranquilli come questa pistola con silenziatore:

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Se si va un po’ upmarket, però, la qualità della presentazione sale: i fogli si fanno stampati al computer, e guardate che fighetto quel fondo di plastica blu — un telo perfetto dove nascondere tutto e scappare al volo quando arrivano i poliziotti.

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Ma insomma: saranno anche spaccini, trafficanti e armaioli, ma alla fine devono mangiare come noi, e mica si può spendere troppo — la religione dei gangster imprenditori del dark web è reinvestire, reinvestire, reinvestire.

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La soluzione è solo una allora: comprare un hack già pronto e da bravi script kiddies cercare di hackerare Domino’s per mangiare pizza gratis per sempre. Cybergangster ma nel cuore sempre dodicenni. (Sì, ci crediamo molto poco che questo hack funzioni ma, ehi, è bello sognare — e che ridere.)

In Italia mettere le mani sulle armi è piú difficile, e anche il mercato delle droghe offre un po’ meno varietà: meno varietà strambe di Ecstasy, pochissimo LSD. L’Italia è da sempre un paese di buone forchette, meno droghe da party marcio, piú offerte “da gourmet” —

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Il Made in Italy si conferma forte ovunque, anche nei mercati neri dell’erba online — un primato riconosciuto da svariati premi, a quanto pare.

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Concentrarsi sul mercato nazionale permette anche di produrre prodotti specializzati: come queste patenti, che non sono stampe di scansioni ad alta definizione, ma il prodotto originale, da una talpa in una motorizzazione, dritto nelle mani del vostro fuggiasco preferito.

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Su Alphabay si trovano anche ancora un po’ di banconote dell’operazione fake money — sono le migliori sul mercato dicono, e si comprano piú o meno a metà del valore delle banconote vere.

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Un bel po’ di mazzette false, una patente falsa, e gambe in spalla, che la polizia è alle calcagna. Per scappare nel Regno Unito i giorni ormai son contati, e non avete piú tempo — vi serve anche un certificato falso dello IELTS.

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Alla fine di Hatchimals non ne abbiamo trovati, per cui non abbiamo comprato niente :(


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