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Durante gli ultimi giorni di gennaio una moltitudine di studenti del Massachusetts Institute of Technology si raccoglie nel corridoio che attraversa gli edifici 7, 3, 10, 4 e 8 – chiamato per la sua lunghezza (250 m) l’infinite corridor – per assistere ad un evento dalla portata druidica: il MIThenge.

https://www.youtube.com/watch?v=0PP5V8pL1xg

Costruito per agevolare l’attraversamento dell’intero campus dal lato ovest al lato est e viceversa, l’infinite corridor fu progettato da William W. Bosworth nel 1913 e ancora oggi è il percorso più adatto per muoversi velocemente all’interno dell’università. Negli anni il corridoio è diventato il luogo prescelto dagli studenti per una serie, più o meno ingegnosa, di hacks — divertitevi a spulciare il sito che li documenta tutti a partire dal 1989. Ma l’evento con maggior attrattiva è proprio il MIThenge.

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Ispirandosi alla toponomastica del sito neolitico di Stonehenge, l’evento consiste nell’allineamento del tramonto con il corridoio, creando così la possibilità di vedere il fascio di luce attraverso l’intera lunghezza dell’edificio. La curiosa coincidenza fu studiata e resa popolare nel campus a metà degli anni Settanta quando Tom Norton, giovane studente di architettura, si accorse dell’allineamento solare e decise di sponsorizzarlo per tutta l’università con poster e volantini. A partire da quel momento il MIThenge è stato supportato dall’attività frenetica degli studenti, che hanno contribuito alla creazione del mito attraverso ricerche, studi e riti.

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L’evento raccoglie ormai numerosissimi studenti alla ricerca della visuale perfetta per catturare visivamente l’allineamento, che non dura più di due minuti. Per monitorare giorni, orari e intensità dell’evento è stato creato un sito apposito — in cui è possibile trovare anche documenti dei passati MIThenge.

Se invece siete animali notturni e il vostro interesse si rivolge di più alle fasi lunari, l’infinite corridor potrà accontentare anche voi. Qualcuno ha infatti creato un calendario di quelle che sono le coincidenze tra il satellite terrestre e la visuale del corridoio.

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Lo scrittore greco Diodoro Siculo nella sua Bibliotheca historica descrive così il misticismo di Stonehenge:

“C’è sia una magnifica zona sacra di Apollo sia un tempio notevole che è adornato con molte offerte votive.”

Chissà se fra mille anni anche l’infinite corridor avrà tale riconoscimento per i posteri.