NVDES, Life with Lobsters
NVDES rivela la propria identità nel contesto della pubblicazione del proprio EP di esordio: Life with Lobsters.
Per essere di provenienza losangelina, attorno all’identità di NVDES c’è sempre stata molta nebbia — autore di alcuni dei singoli da spiaggia più da spiaggia del 2015, chi fosse, o fossero NVDES non si sapeva. Un moderno supergruppo? Una collaborazione tra producer e musicisti di svariati gruppi di L.A.? NVDES scalava le classifiche di Spotify, ma non si sapeva niente di loro.
Dopo tre singoli esplosivi nel 2015, NVDES produce il proprio primo video, The Other Side, questa primavera, in cui un uomo, avvolto da emoji, lentamente viene truccato per rivelarsi donna.
Venerdì la rivelazione: NVDES è Josh Ocean dei Ghost Beach, tipi grit pop che avevano bucato poco a parte i timpani di qualcuno.
NVDES rivela la propria identità nel contesto della pubblicazione del proprio EP di esordio: Life with Lobsters. Chiamarlo EP è forse improprio, si tratta alla fine di due singoli e due B-sides, senza nessuna coesione narrativa, o musicale, tra i pezzi.
Life with Lobsters è composto da quattro tracce frankenstein, un po’ come se Robert Smith avesse guidato una versione bizzarra delle Cibo Matto.
Lobsters si apre con i primi 50 secondi di My Mind Is, che centrano perfino poco con i dieci minuti successivi, ma che servono per preparare la scena post–moderna delle successive tre canzoncine.
Così si passa a 8am, che qualcuno a Los Angeles sta sicuramente già pensando di usare nella propria prossima scena di azione del prossimo blockbuster fatto in catena di montaggio, e poi alla super-queer I Want to Make Out at the Gay Club, mentre le voci anni Ottanta si sovrappongono a scariche di rumore che sicuramente scuoteranno i gay club per tutto il prossimo anno.
Il quarto d’ora sudatissimo si chiude con I Give Up, I Need Your Love — dove Ocean si produce appunto nell’imitazione migliore di Smith da quando Smith aveva cantato con i Crystal Castles.