Scali ferroviari: Milano approva la delibera, ora sta a Ferrovie dello Stato

Dopo anni di intoppi e difficoltà, il Consiglio Comunale di Milano ha approvato le linee di indirizzo per la riqualificazione degli scali ferroviari.

Scali ferroviari: Milano approva la delibera, ora sta a Ferrovie dello Stato

Dopo anni di intoppi e difficoltà, il Consiglio Comunale di Milano ha approvato le linee di indirizzo per la riqualificazione degli scali ferroviari. Con questo documento in mano, l’Assessore Maran ha il potere di trattare con FS, proprietaria degli spazi e attualmente al centro di una polemica giudiziaria con l’Amministrazione.

Le Ferrovie dello Stato in realtà non hanno interesse ad accelerare i tempi di riqualificazione degli scali, visto che attendendo ancora qualche anno il prezzo delle case potrebbe risalire. Il Comune tra l’altro è ancora alle prese con FS per vie giudiziarie: la società pubblica, infatti, aveva fatto ricorso al TAR sostenendo che l’Amministrazione dovesse attenersi al piano dell’anno scorso, approvato dalla Giunta ma bocciato dal Consiglio. Pare, però, che dopo la presentazione del nuovo piano FS sia prossima a ritirare il ricorso.

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La seduta è stata più rapida rispetto a quella debordante della scorsa settimana, in cui il centrodestra aveva presentato una valanga di emendamenti, quasi a voler fare ostruzionismo. È stato approvato un altro emendamento presentato dalla loquacissima consigliera Sardone, oltre a pochi altri, tra cui ricordiamo l’emendamento 63. Proposto dal consigliere Basilio Rizzo, l’emendamento 63 prevede l’inserimento nell’accordo di programma delle “migliori procedure e pratiche (anche più stringenti rispetto alle norme di legge) per prevenire e contrastare possibili ingressi di aziende riconducibili alla criminalità organizzata ad ogni livello di appalti e subappalti.”  L’emendamento di Rizzo porta in consiglio comunale il lavoro fatto in Commissione antimafia che ha stilato un “patto di cantiere” sia per evitare infiltrazioni mafiose, sia per dare giuste tutele ai lavoratori. L’assessore Maran è favorevole e ricorda che questa linea di azione riguarderà ogni progetto del Comune di Milano.

Non è stato invece approvato l’emendamento 21 del consigliere Sollazzo, che chiedeva di arginare la possibile speculazione edilizia con la vendita degli “edifici attualmente adibiti a funzioni pubbliche (ad esempio via Larga).”

La delibera è stata approvata dopo due mesi e mezzo di lavoro del Consiglio Comunale. Ma il consigliere Basilio Rizzo ha affermato “Non voterò questa delibera, anche se il documento è nettamente migliore rispetto a quello bocciato l’anno scorso.”

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Anche il consigliere Alessandro Morelli — presentatosi in consiglio comunale indossando con orgoglio una t-shirt con il faccione di Donald Trump sotto all’elegante completo — si è detto contrario alla delibera. “Questa sera perdiamo una grande occasione,” ha affermato rivolgendosi direttamente al Sindaco Beppe Sala entrato in aula nella fase conclusiva della votazione.

“Noi stiamo facendo un’operazione miope. Non bisogna avere fretta su un tema del genere. La fretta rischia di approvare una grossa presa in giro” per esempio per quanto riguarda la realizzazione della circle-line che non sarà affatto circolare, ma formerà una C che collega solo parzialmente gli scali.

Morelli sostiene sia una presa in giro per i cittadini e dichiara dunque il voto contrario di Lega Nord.

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A votazione conclusa con 38 voti a favore, 4 astenuti e nessun contrario, prende la parola il Beppe Sala che ringrazia il lavoro fatto dal Consiglio, “Grazie al consiglio per il lavoro svolto. Capisco quello che dice Rizzo. Il consiglio unito sarà più forte, visto che c’è ancora molto da lavorare. Dobbiamo essere rapidi, senza fretta.

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Gli scali ferroviari sono importanti per due motivi: è il fil rouge che comincia a tenere insieme le variabili con cui si disegna la città del futuro. È un anno che stiamo dibattendo per trovare la formula giusta. Due: abbiamo aree non utilizzate non in effetti verdi, e serve tanto tanto verde in questa città.”

Ora dovremo attendere i tempi della trattativa tra il Comune e Ferrovie dello Stato: il rischio che si arrivi a un nulla di fatto sono alti.

L’unico progetto di cui si è parlato in via non ufficiale è quello dell’architetto Stefano Boeri e riguarda la costruzione di un’area verde per i bambini nello scalo Farini, il più grande degli scali in questione.