Il mondo si divide in due gruppi: chi subisce i piacevoli effetti dell’ASMR e chi invece ne è tristemente immune. Se avete la fortuna di essere nella prima categoria, la vostra vita potrebbe cambiare radicalmente dopo la lettura di questo articolo.
L’Autonomous Sensory Meridian Response – tradotta in italiano con risposta autonoma del meridiano sensoriale – viene genericamente definita come una piacevole sensazione di formicolio al cuoio capelluto, lungo la schiena o sulle spalle, di solito accompagnato da uno stato di completo rilassamento mentale da parte di chi la sperimenta. Di certo avrete già provato questa sensazione in maniera involontaria o inconsapevole — magari ascoltando il vostro brano preferito o rivedendo quella scena del Signore degli Anelli.
C’è però una comunità di internet che partendo dalle esperienze personali ha iniziato a raccogliere video di situazioni, oggetti, meccanismi che potessero innescare in maniera più ampia la risposta autonoma del meridiano sensoriale, anche detto orgasmo cerebrale.
Secondo la pagina dedicata all’ASMR di Know Your Meme, la prima traccia del neologismo risale al 2010, quando Jennifer Allen usò la definizione sul forum SteadyHealth per rispondere agli utenti che si interrogavano su una sensazione cerebrale sconosciuta ma rilassante. Un nome era tutto ciò di cui l’internet aveva bisogno per plasmare il mito dell’ASMR.
Dal 2010 in poi la ASMR inizia a diffondersi in tutti gli angoli del web, dando vita a vere e proprie community; tra le più famose quella di Reddit ASMR – Sounds that feel good e canali YouTube come MassageASMR o ASMR Darling, con rispettivamente 450,000 e 300,000 mila iscritti. Sebbene il termine tecnico richiami una condizione medica apparentemente individuabile, esistono pochi studi al riguardo, tanto che nel 2011 la pagina ufficiale di Wikipedia sull ASMR fu cancellata per mancanza di “scientific evidence and reliable sources,” “prove scientifiche e fonti affidabili.”
“È molto probabile che sia reale, ma attualmente ne è molto difficile la ricerca” afferma nel 2012 il professore di psicologia e scienze cognitive dell’Università di Sheffield Tom Stafford “l’esperienza interiore è al centro di un sacco di indagini di psicologia, ma quando hai qualcosa come l’ASMR, che non si può vedere o sentire, e non accade per tutti, cade in un punto cieco”. Nel 2015 è stata finalmente pubblicata la prima ricerca ufficiale intitolata Autonomous Sensory Meridian Response (ASMR): a flow-like mental state, redatta da Emma L. Barratt e Nick J. Davis, dell’Università inglese di Swansea. Questo primo studio ha censito i gusti, le tendenze e le preferenze di 500 persone, membri di gruppi Facebook o post di Reddit sull’ASMR, individuando le principali stimolazioni che scatenano un orgasmo cerebrale:
- 75% Bisbiglio
- 69% Attenzione dell’interlocutore diretta verso chi ascolta
- 64% Suoni nitidi
- 53% Movimenti lenti
- 36% Movimenti ripetitivi
- 13% Sorriso
- 3% Suono di aeroplani
- 2% Suoni di aspirapolveri
- 2% Risate
Il limite più grande della ricerca è il fatto di circoscrivere l’indagine solo a persone che affermano di provare l’ASMR, quindi rimane irrisolto il grande quesito del perché alcune persone provano tali sensazioni e altre no. Su una cosa siamo certi, il fenomeno dell’ASMR si è affermato con l’invadenza dei luoghi digitali, ma è nato ben prima della creazione di internet.
Il pittore americano Bob Ross è attualmente considerato the father of ASMR[footnote]Morì prematuramente nel 1995 all’età di 52 anni a causa di un linfoma.[/footnote]. Con il suo programma The Joy of Painting, andato in onda tra il 1983 e il 1994, Bob Ross produsse più di 400 puntate in cui insegnava a tutti gli artisti in potenza ad esprimere il loro lato creativo — inconsapevolmente la sua voce calda, i suoi modi gentili e le sue movenze decise lo rendevano il primo ASMR star dell’era pre-internet.
Le caratteristiche dei video del pittore rientrano perfettamente nell’elenco delineato dallo studio di Barratt e Davis, ma ancor prima di essere il punto di riferimento per una nicchia di persone, Bob Ross è diventato un simbolo di calma all’interno di un contesto pieno di rabbia come quello di internet — per intenderci negli anni si è conquistato un Google doodle, uno scontro con Picasso in Epic Rap Battle of History e una diretta Twitch da 6 milioni di spettatori.
Chi scrive ha ormai capito di rientrare nella triste categoria di coloro che non provano gli effetti dell’ASMR, ma vi assicuro che non serve avere dei braingasm per apprezzare la gioia dei video di Bob Ross.