Umma – أمّة
Nel tentativo di approcciarsi alla cultura araba questa voce risuona comune, specialmente alle orecchie di chi si sta inoltrando nel mondo musulmano.
Che cosa significa?
Con il vocabolo “umma” si va ad identificare nel panorama del mondo musulmano la cosiddetta comunità dei fedeli.
Letteralmente traducibile con “comunità” o “nazione”, esso deriva dalla parola
أمّ , “madre”.
Questo termine , usato anche in età preislamica con vari significati, da quello religioso a quello politico, indicò nella fattispecie la prima comunità islamica universale, comprendente tutti i paesi sotto dominio islamico.
Si inizia a parlare di Umma riferendosi al mondo islamico sin da quando nacque nel 622 d.c. a Yathrib (comunemente nota come Medina) la prima organizzazione di stampo politico musulmana grazie all’ avvento del profeta Muhammad.
L’identità che l’Islam fornì agli uomini permise loro di definirsi nei confronti degli altri.
Gli atti rituali compiuti in comune, l’accettazione di una concezione comune del destino dell’uomo in questo e nell’altro mondo, creavano dei legami tra loro e li separavano dagli appartenenti ad altre fedi, sia che vivessero tra loro nella Dimora dell’Islam (Dar al-Islam, vale a dire i luoghi sottoposti all’impero all’impero politico e giuridico musulmano), sia che vivessero al di fuori dei suoi confini.
La comunità islamica deve essere un corpo omogeneo nel quale tutti gli elementi concorrono alla perfezione e all’armonia. Non solo ogni credente è fratello ideale degli altri, ma la solidarietà e la mutua assistenza fra i membri della Umma sono un obbligo giuridico, un precetto cui nessuno può sottrarsi.
Il Profeta stesso disse:
“I musulmani sono una sola mano e assomigliano a un muro compatto le cui parti si sorreggono a vicenda”.
Il dovere di combattere per la sicurezza collettiva, la protezione degli inabili, le elemosine e le tutele morali ed economiche a favore dei deboli sono tutti precetti che sottolineano la stretta dipendenza fra le diverse membra di un unico grande organismo.
Il concetto di Umma non esprime solo la compattezza interna della comunità, ma ne implica la proiezione all’esterno, perché il suo compito primario è quello di promuovere il bene e reprimere il male.
“Voi siete la migliore nazione mai suscitata tra gli uomini; promuovete la giustizia, impedite l’ingiustizia e credete in Dio”. (Cor. II, 110).