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La decisione del Regno Unito di accogliere quattordici migranti minorenni presenti nella cosiddetta “giungla” di Calais ha provocato un feroce dibattito.

I primi campi profughi nella città sulla Manica risalgono al 1999, ma è negli ultimi anni, in seguito all’inasprirsi delle guerre in Medio Oriente, che si sono trasformati in un notevole problema di ordine pubblico. La “Giungla” sorge a poche centinaia di metri dal porto, ai bordi della superstrada N216 e dalla dogana del Regno Unito, e ospiterebbe più di 8000 richiedenti asilo, in attesa di imbarcarsi verso Dover. Ci provano spesso in maniera illegale e a costo di rischiare la vita.

Il governo britannico ha accettato di accogliere un numero contingentato di minorenni con parenti residenti nel Regno Unito e che provenissero da zone di guerra, in linea con le indicazioni del trattato di Dublino. I primi quattordici adolescenti, tra i 14 e i 17 anni, sono arrivati a Croydon la mattina del 17 ottobre. Seguiranno un centinaio di altri rifugiati, in arrivo prima dello sgombero dell’accampamento, che sorge su di un’area contaminata, previsto entro la fine dell’anno.

La prima pagina del Sun del 19 ottobre
La prima pagina del Sun del 19 ottobre

Ad accoglierli, oltre ai volontari e ai parenti, le consuete polemiche sui social media e oltre. Alcuni tabloid hanno messo in dubbio l’età di uno dei rifugiati, con il Sun in particolare impegnato a rinfocolare la querelle con la ONG Tact. L’associazione aveva scritto in un tweet che il giovane in questione era in realtà un interprete del Governo, in maniera erronea. Gary Lineker, ex leggenda della nazionale ora presentatore televisivo ha rilanciato il tweet, venendo subissato di critiche violente, addirittura con richieste di licenziamento alla BBC.

Alcuni politici hanno pensato di poter capitalizzare, cavalcando la polemica. David Davies, deputato conservatore eletto in Galles, ha proposto di effettuare “una radiografia dentale” dei ragazzini accolti per verificare la loro età.

Sebbene il Ministero degli Interni abbia risposto picche, molti quotidiani hanno fatto propria la proposta, scatenando l’indignazione degli stessi dentisti. La BDA, British Dental Association, ha condannato l’idea. Secondo Judith Husband, presidente del gruppo di lavoro sull’etica dell’associazione, “i raggi x non sono mai stati una sicurezza per la verifica dell’età. Non sono economici, non sono semplici e non offrono risultati definitivi.”

Le fa eco l’associazione dei pediatri, la RCPCH, secondo cui “non c’è un singolo metodo affidabile per avere una stima precisa dell’età.” I medici raccomandano “un approccio olistico, che comprenda la testimonianza, la valutazione dentale, della pubertà e della crescita e un accertamento cognitivo del comportamento e dell’emozione.”

Condivide l’idea l’Haut Conseil de la santé publique francese, che raccomanda i test medici solo come ultima istanza e da effettuarsi in maniera congiunta, mentre la Svezia ha introdotto il test dentale assieme ad un’analisi dell’ossatura delle ginocchia.

La proposta di Davis non è nuova nella politica britannica e il precedente arriva da dove non ce lo si aspetta: il sito di retroscena politici Guido Fawkes ha infatti rispolverato una vecchia proposta del 2007, in cui l’allora Ministro laburista dell’Immigrazione Liam Byrne, proponeva i test dentali per i minorenni richiedenti asilo non accompagnati.

Dalle fila degli ex membri del gabinetto blairiano arriva oggi un’altra dichiarazione favorevole alla radiografia. Jack Straw, tra le altre cose ex Ministro degli Interni e della Giustizia, ha spiegato che “se dovesse emergere che i rifugiati in arrivo hanno più di 18 anni — e la verità verrà fuori dopo un po’ — la fiducia del pubblico nell’intero sistema crollerebbe.”

Il problema esiste. Secondo il dicastero guidato da Amber Rudd il 68% dei test sull’età ordinati da Giugno 2015 a Giugno 2016 (933 in tutto) ha mostrato che i rifugiati in questione erano maggiorenni. Questo dato però, fa notare il think tank di fact checking Full Fact, potrebbe non presentarsi nel caso specifico di Calais, in cui i migranti arrivati a Croydon sono stati sottoposti a test preliminari congiunti da Parigi e Londra. Non sarà insomma una inefficace e poco etica radiografia a fare chiarezza.