Il Festival della Fotografia Etica a Lodi

È giunto alla VII edizione il Festival della Fotografia Etica, la manifestazione tutta lodigiana che da ormai sei anni è protagonista dell’autunno fotografico italiano.

Il Festival della Fotografia Etica a Lodi
Un uomo galleggia nella piscina al cinquantasettesimo piano del Marina Bay Sands Hotel. Alle sue spalle lo skyline di Central, il distretto finanziario di Singapore. © Gabriele Galimberti & Paolo Woods

È giunto alla VII edizione il Festival della Fotografia Etica, la manifestazione tutta lodigiana che da ormai sei anni è protagonista dell’autunno fotografico, italiano e non solo: nato da un’idea del Gruppo Fotografico Progetto Immagine, il festival vuole infatti “approfondire contenuti di grande rilevanza etica attraverso un ricco programma di mostre di fotoreporter a livello internazionale.”

Sarà possibile dunque, nel corso di tutti i weekend di ottobre, partecipare a workshop, dibattiti e incontri — in alcuni casi, con gli stessi autori degli scatti — sottoporre a lettura il proprio portfolio, prendere parte a videoproiezioni e a numerosi altri eventi “tesi a indagare la relazione che intercorre tra etica, comunicazione e fotografia.”

Nella religione ortodossa per accedere al sacerdozio è necessario diventare prima monaco oppure sposarsi. Vladimir si sposa con Vittoria; entrambi hanno frequentato la comunità alcuni anni prima. © Francesco Comello
Chappaqua, New York. Marzo 2013. Howie e Laurel Borowick si abbracciano nella loro camera da letto. Nel loro 34° anno di matrimonio non avvrebbero mai potuto immaginare di essere contemporaneamente affetti da tumore allo stadio IV. © Nancy Borowick
Un uomo galleggia nella piscina al cinquantasettesimo piano del Marina Bay Sands Hotel. Alle sue spalle lo skyline di Central, il distretto finanziario di Singapore. © Gabriele Galimberti & Paolo Woods
Mahsa ha 17 anni. Si era innamorata di un ragazzo ed intendeva sposarlo, ma suo padre si era opposto. Un giorno hanno litigano e lei e sua madre hanno deciso di ucciderlo. Mahsa lo ha colpito con un coltello da cucina. I suoi fratelli hanno chiesto la condanna a morte o l’applicazione della legge del taglione per lei e sua madre. © Sadegh Souri
La vita delle popolazioni itineranti con le loro renne nella Repubblica di Komi, Russia. L’industria petrolifera, incurante dei rischi ambientali, è spesso responsabile di innumerevoli fuoriuscite di petrolio. Ciò produce inquinamento del suolo e dell’acqua e si traduce in una serie di problemi etici, umanitari ed ecologici. © Dmitrij Leltschuk / Greenpeace
Una della particolarità di Norilsk è la mancanza di spazi verdi dove si possa evadere. Gli abitanti possono prendere un autobus e viaggiare per 30 km ed in seguito camminare per un po’ di tempo prima di esse- re immersi nella natura. A causa della mancanza di tempo, le persone godono del sole e del caldo stando in città. In estate le temperature possono raggiungere i 25°. Il lago Dolgoe si trova ai bordi della città di Norilsk e la separa dall’area industriale. Mentre progettavano la città, gli architetti si erano immaginati un grande parco e un’area ricreativa lungo il lago. Tuttavia quest’area non è ancora stata sviluppata. © Elena Chernyshova.
Saint Denis, Regione dell’ Île-de-France, Francia, 27 novembre 2006. Veduta di un palazzo chiamato 4.000, che si trova a La Courneve. © Arnau Bach
Il piccolo C.J. Shot, tre anni, fa il bagno tra i piatti. Il concetto oglala di tiospaye – l’unità della famiglia allargata – e la carenza di alloggi nella riserva fa sì che le case siano spesso sovraffollate. Nel 2008, quando è stata scattata la foto, in questa abitazione con tre stanze da letto vivevano in 22. «Queste case non hanno nulla a che fare con noi» dice l’attivista Alex White Plume. © Aaron Huey
Saint Denis, Regione dell’ Île-de-France, Francia, 13 luglio 2007. Un gruppo di uomini lanciano potenti petardi all’interno di un’auto per darla alle amme nelle strade di Saint Denis nel giorno della Festa Nazionale. I petardi sono usati in segno di protesta per essere lanciati addosso alla polizia durante gli scontri nelle periferie. © Arnau Bach
«È difficile spiegare quanto siamo legati alla natura. È semplicemente parte di noi; è il sangue che scorre nelle nostre vene. Ci nutre sicamente e spiritualmente. La mia pelle ha il colore della Terra. Non mi divide da quel che mi circonda, bensì mi unisce a esso. Non puoi sradicarci e portarci altrove; noi non esistiamo fuori da questa foresta». (Davi Kopenawa, leader e sciamano Yanomami). © Claudia Andujar

Potrete visitare un festival itinerante, le cui mostre — allestite durante i weekend del mese di settembre grazie all’aiuto dei molti volontari, gli Amici del Festival, e dei soci del Gruppo Fotografico Progetto Immagine — sono state distribuite tra i diversi spazi cittadini del centro storico.

La punta di diamante di questa edizione è stata allestita presso la chiesa di San Cristoforo — ex convento, ora sede della Provincia di Lodi — con il titolo “Le vite degli altri”: raccoglierà quattro progetti di altrettanti fotografi, accomunati dalla ricerca di stampo antropologico, e dal focus “sulla quotidianità e le tradizioni di quelle popolazioni che vivono ai confini estremi del mondo, dal punto di vista sia geografico, sia culturale.”

Acquistando il Braccialetto Arancione della Fotografia, potrete accedere a tutte le aree espositive fino alla fine di ottobre. Ma la grande novità di quest’anno è l’iniziativa Travelling Festival: nel caso in cui doveste perdervele, o desideriate rivederle, le mostre allestite a Lodi saranno poi esposte anche in diverse città italiane, tra cui Milano, Bergamo, Voghera e Perugia.

L’appuntamento è per domani a Lodi, dalle ore 9.30.

Tutte le informazioni qui.