FERRARA—Al festival Internazionale a Ferrara la rivista di Roma e Arci nazionale hanno conferito a Hossam Bahgat il premio Anna Politkovskaja per i suoi reportage investigativi per Mada Masr, giornale indipendente online.
Bahgat è il fondatore del think tank Egyptian Initiative for Personal Rights (EIPR), che ha formato nel 2002, quando la ONG Egyptian Organization for Human Rights (EOHR), con cui collaborava come attivista, si rifiutò di riconoscere l’emergenza dell’incidente della Queen Boat, quando 52 uomini sospettati di omosessualità furono arrestati. Il caso infiammò il Paese, ma la EOHR scelse sostanzialmente di non esporsi.
La EIPR di Bahgat è stata la prima ONG in Egitto a riconoscere i diritti della comunità LGBTQ.
L’EIPR si coordina con le altre organizzazioni umanitarie sul territorio egiziano e opera su quattro campi — per il diritto alla salute, per la libertà di religione e il diritto alla privacy, e contro la violenza.
Per diritto alla salute si intende l’accesso a servizi minimi che garantiscano buona salute — vaccini, accesso a servizi sanitari senza discriminazioni. Si occupano anche di offrire supporto a persone affette da HIV e da problemi di salute riproduttiva.
Per quanto riguarda la libertà di religione EIPR è attiva su tre fronti: quello delle leggi che attivamente discriminano per religione, le violazioni e gli abusi della polizia, le operazioni dello Stato contro le continue tensioni e violenze.
Lavorare sul fronte della salute in Egitto è una missione impossibile — ieri giovedì 28 settembre, ad esempio, era la giornata internazionale per l’accesso ad aborto sicuro: in Egitto chiunque assista una donna nel terminare una gravidanza, e qualsiasi donna che interrompa una gravidanza, compie un reato punibile con una permanenza indeterminata in carcere o con lavori forzati. La legge sull’aborto in Egitto è del 1883, ispirata al Codice penale francese dell’epoca. Gli emendamenti più recenti sono del 1937 — le origini non sono quindi nel fondamentalismo religioso, ma nel colonialismo.
Con la North African Litigation Initiative e REDRESS, EIPR ha pubblicato in arabo e inglese una guida per sporgere denuncia alla Commissione Africana per i Diritti umani e dei popoli, ACHPR, sostanzialmente l’unico organo giuridico (semi–giuridico) impegnato a proteggere sia i diritti del singolo che dei gruppi e delle minoranze.
EIPR ha attivato anche una campagna di sensibilizzazione sulla detenzione di un gruppo di rifugiati siriani imprigionati mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo dalle coste egiziane, Not mere numbers, “Non solo numeri.” Solo nella seconda metà del 2013 il governo egiziano ha imprigionato più di 1500 rifugiati siriani e palestinesi.