Nell’est Europa stravolto dalla guerra, un gruppo di giovani ha deciso di rendere l’esperienza onirica qualcosa di più di un ricordo del subconscio. I tre fondatori della società ucraina Luciding — Nikita, Michael e Maryna — hanno studiato un sistema che renda il sognatore conscio dell’atto e che successivamente gli permetta di scegliere che cosa sognare.
“Noi passiamo un terzo della nostra vita sognando” ci ricorda Nikita, allora perché non approfittare di questi momenti per prenderne il controllo? La loro invenzione consiste in una cuffia (vagamente simile ai visori per la realtà virtuale) chiamata LucidCatcher, che attraverso una leggera scossa durante la fase REM del sonno dà la possibilità a chi la indossa di avventurarsi consciamente attraverso le proprie fantasie.
Sebbene il LucidCatcher faccia uso di tecnologie recenti, lo studio dei sogni lucidi risale alla metà degli anni Sessanta e prende il nome di onironautica. Il termine, coniato dallo psichiatra e scrittore Frederick van Eeden, definisce appunto la presa di coscienza dell’atto onirico e spesso viene accostato a cure e studi terapeutici da parte della psicologia — solo recentemente si è affacciata la possibilità di sfruttare le conoscenze sull’argomento per scopi ricreativi. Escludiamo ovviamente il pittore surrelista Salvador Dalì, che auto-programmava sogni lucidi per poi svegliarsi dipingendo quello che aveva sperimentato. Ma si sa lui era ben oltre i suoi tempi.
Non è un caso però che le nuove tecnologie dell’onironautica si sviluppino in Ucraina, una terra martoriata dai conflitti e in perpetua balia tra l’Occidente dell’Unione Europea e la dominazione della Federazione Russa. In questo contesto le forme di escapismo sociale sono tante, dalle droghe all’alcol, come ricorda Michael nel documentario Kiev Dreamers. A queste scorciatoie la compagnia Luciding si oppone cercando di proporre un’alternativa concreta — anche se si parla di sogni.
Dobbiamo abituarci all’idea che con il passare degli anni e con il progresso tecnologico, l’essere umano sarà sempre più in controllo delle proprie fantasie. Dalle recenti acquisizioni della Apple, al mondo della pornografia e alle teorie filosofiche di Elon Musk la nostra contemporaneità è dominata dalla necessità di controllare le realtà – non più solo quella tangibile, ma anche quelle alternative o ricreate in laboratorio.
La stratup ucraina fa certamente un grande passo avanti in questo settore, ma siamo proprio sicuri di voler controllare anche i nostri sogni? Cosa rimarrebbe di imprevedibile una volta dominato anche il subconscio?