I robotaxi di Uber invadono le vie di Pittsburgh
Sta per iniziare a Pittsburgh il primo “test drive” del software di guida automatico sviluppato in casa da Uber.
Stanno finalmente per risolversi tutti i contenziosi tra Uber e i suoi tassisti — perché molto presto Uber non avrà piú persone che guidano automobili, ma automobili che si guidano da sole, rivela in un servizio esclusivo Bloomberg.
Sta per iniziare a Pittsburgh il primo “test drive” del software di guida automatico sviluppato dal Advanced Technologies Center di Uber.
Il test drive si svolgerà su Volvo XC90 modificate.
Alla guida, però, non sarà soltanto il computer, ma un pilota di emergenza, un tecnico che prenderà appunti sulla performance della macchina nella posizione di co-pilota, e i ricercatori di Uber in remoto, che sostituiranno l’intelligenza artificiale nei percorsi piú complessi, come percorrere ponti — strutture particolarmente difficili da attraversare per il computer, che si trova con meno elementi del paesaggio circostante da confrontare, rispetto alle densissime città statunitensi, e nelle situazioni piú concitate, nel caso un passeggero chieda di “seguire quella macchina.” ?
Il test infatti verrà svolto assegnando alle vetture veri percorsi richiesti da veri clienti, che riceveranno, in cambio di essere per sempre segnati da un terrore ingiustificato per le Volvo, la corsa in regalo e una storia da raccontare a chi stanno cercando di raggiungere.
Dopo l’incidente mortale dell’Autopilot di una Tesla dello scorso luglio, i dubbi sulle auto automatiche non sono mai stati piú alti — ma la Silicon Valley concorda che una volta ben sviluppata, la tecnologia salverà vite. E Uber garantisce: così i prezzi crolleranno.
(Almeno finché l’intelligenza artificiale non si evolverà fino a pretendere uno stipendio dignitoso.)