Un nuovo studio smentisce il complotto delle scie chimiche
Sono stati chiamati in causa settantasette scienziati per chiarire definitivamente che le scie chimiche sono fenomeni normali.
A tutti noi, prima o poi, è capitato di incappare in qualche convinto sostenitore delle scie chimiche.
“Perché solo alcuni aerei lasciano tracce nel cielo? Su internet ho letto che i Bilderberg vogliono controllare il clima per controllare noi! Informati!”
Il problema è davvero grave. Secondo uno studio internazionale del 2011, infatti, quasi il 17% degli intervistati credeva che ci fosse un complotto per riversare sostanze chimiche nel cielo. Ovviamente, qualsiasi scienziato degno di tal nome – o comunque la maggior parte delle persone in possesso di un diploma scientifico – ha più volte fatto notare che la diversa condensa delle scie è un fenomeno del tutto naturale, dovuto alle diverse condizioni atmosferiche. Ma nulla ha mai potuto persuadere i complottisti.
Adesso però è uscito il primo studio scientifico in larga scala sulla questione, che dimostra una volta per tutte come la teoria delle scie chimiche sia una bufala bella e buona. Sono stati chiamati in causa settantasette scienziati per chiarire definitivamente che, appunto, le scie chimiche sono fenomeni normali e del tutto comprensibili senza chiamare in causa multinazionali, alieni, e cupole segrete. Su settantasette di loro, solo uno ha trovato che “l’alto livello di Bario nell’aria in un luogo in cui c’è un basso livello di Bario nel suolo” sia bizzarro, ma comunque non ha tirato in ballo il Bilderberg per provare a spiegarlo.
A tutti gli scienziati sono state mostrate quattro foto che i complottisti ritengono essere di scie chimiche, e tutti hanno dichiarato che sono normalissime scie di condensa di motori aerei.
La maggior frequenza dell’apparizione delle scie nel cielo, in definitiva, è dovuta all’aumento del traffico aereo e, forse, al cambiamento climatico. “Fino ad ora non erano ancora stati rilasciati studi accademici sottoposti a valutazioni inter pares” al riguardo, ha dichiarato Ken Caldeira, uno dei ricercatori, a Science Alert. Caldeira ha aggiunto che probabilmente questo studio non smuoverà nessuno di chi è già convinto del complotto chimico, ma che chi si vuole informare almeno avrà a disposizione qualcosa di oggettivo.
Senza dubbio, qualche complottista comincerà a chiedersi da chi sia stata pagato Ken Caldeira per scrivere queste cose. O da cchi sono pagati i settantasette scienziati. O da chi siamo stati pagati noi.
In ogni caso, se non avete ancora deciso se essere complottisti o no, ecco lo studio.