Più dell’80% delle donne nigeriane arrivate in Italia nei primi sei mesi dell’anno è destinato al mercato illegale della prostituzione. Lo ha dichiarato l’ONU tramite il suo Ufficio internazionale per le migrazioni.

Solo da gennaio a giugno sono sbarcate sulle coste italiane 3600 donne provenienti dalla Nigeria – quasi il doppio dello scorso anno nello stesso periodo. Secondo Simona Moscarelli, un’esperta di traffico di esseri umani impiegata all’UIM, queste donne sarebbero portate in Italia con lo scopo preciso di sfruttarle.

“C’è stato un grande rafforzamento delle organizzazioni criminali che guadagnano sullo sfruttamento sessuale di ragazze nigeriane sempre più giovani,” ha dichiarato al Guardian. Ha inoltre aggiunto che l’attuale funzionamento del sistema d’accoglienza favorisce i trafficanti.

“I trafficanti usano i centri d’accoglienza come veri e propri punti di raccolta per le ragazze,” ha affermato Salvatore Vella, Pubblico Ministero ad Agrigento. Prima di partire dalla Nigeria, alle ragazze viene consegnato il numero di telefono del trafficante di base in Italia a cui sono destinate. Una volta attraversato il mare, chiamano il numero per informarlo del loro arrivo.

“I trafficanti aspettano che le ragazze abbiano il loro permesso di soggiorno o i documenti per le pratiche di asilo e poi vanno al campo e le prelevano. È facile come andare a comprare qualcosa dal fruttivendolo. Queste donne vengono trattate così, come oggetti da vendere e da comprare.”

Le ragazze nigeriane che arrivano in Italia dovrebbero essere trattate immediatamente come vittime di traffico umano. “La maggior parte di loro sono già state sfruttate,” ha dichiarato Moscarelli. “Molte sono già state costrette a prostituirsi in Libia. Spesso sono minorenni non accompagnate, davvero trattate come schiave.”

Una volta che vengono risucchiate nel giro della prostituzione illegale, inoltre, difficilmente le ragazze riescono ad uscirne. Per pagarsi il lungo viaggio fino all’Europa accumulano un debito che può arrivare fino a 50 mila euro, che è molto difficile da ripagare del tutto. Inoltre, i trafficanti fanno stringere alle giovani dei patti di fedeltà attraverso riti religiosi tradizionali: le ragazze, in molti casi, sono certe che se vengono meno al loro giuramento di sottomissione accadrà qualcosa di terribile alle loro famiglie.