Gomma — piccolo e gioioso festival di illustrazione
La seconda edizione di Gomma — Piccolo e gioioso festival dell’illustrazione si è tenuta ieri presso la Cascina Sant’Ambrogio, nella periferia Est di Milano. Siamo andati a curiosare.
Negli spazi di Cascina Sant’Ambrogio — una piccola oasi nella periferia Est di Milano, recuperata dai ragazzi dell’associazione CasciNet — si è svolta ieri la seconda edizione di Gomma, un festival di illustrazione auto–organizzato.
A questa edizione hanno partecipato più di 50 espositori — contro i 30 dell’anno scorso, al Csa Baraonda di Segrate. Workshop, concerti, birre artigianali e decisamente una bella atmosfera, tra un abside del XIII secolo (fiore all’occhiello della cascina) e lo scheletro del gasometro della centrale Canavese che sbuca dagli alberi come un relitto alieno.
Il festival coinvolge singoli artisti e artigiani, collettivi, piccoli e grandi laboratori di serigrafia e stampa di vario tipo provenienti da tutta Italia: per alcune realtà, un trampolino di lancio; per altre, un’occasione per prendere ispirazione dal banchetto vicino.
Graziati finalmente dal clima pluviale di questi giorni, siamo andati a curiosare tra le bancarelle e abbiamo scambiato qualche parola con gli organizzatori e alcuni artisti.
Il primo con cui parliamo è Sante Visioni, 29 anni, di Firenze. Al secolo Sandro (“una mia amica mi chiamava Santo, prima mi facevo chiamare Le Visioni, e così è nato il nome d’arte”) ha iniziato a dipingere come membro di un gruppo elettro–punk.
“Non era una band più uno che dipinge: quando ci chiamavano a suonare dicevamo subito che eravamo in cinque — elettroniche, basso, chitarra, voce, e poi c’ero io. Volevamo far passare il messaggio che fosse un concept unitario: musica, parole, immagini.”
Dalle performance live, che comunque continua a fare — “dove mi chiamano: in club, discoteche… Venerdì sera ero in Colonne” — da un anno e mezzo circa si concentra di più sui lavori in studio: serigrafie, fanzine, tele su commissione.
Dalla parte opposta del prato c’è il banchetto di Nathalie Cohen, 25 anni. Nathalie fa parte del collettivo Lucha Libre, che dal 2012 auto–produce e distribuisce ogni anno una rivista di “narrativa critica illustrata.”
“Siamo circa sei illustratori fissi, più una redazione di scrittura composta da altre cinque–sei persone, ma per ogni numero chiamiamo collaboratori di tutta Italia, sempre sotto i trent’anni. È un prodotto molto denso.”
Ogni numero della rivista è “palindromo,” con due temi contrapposti sui due lati di lettura, che si incrociano nel mezzo.
Oltre a Lucha Libre, Nathalie collabora anche con La Lettura del Corriere della Sera. “Non è facile vivere da freelance… Prima di iniziare uno stage in una casa editrice ho vissuto così per nove mesi. Ma dopo un po’ si ingrana.”
Il workshop di serigrafia è stato curato invece dai ragazzi di Landskap, un’associazione nata da pochi mesi, che gestisce un laboratorio creativo in zona Niguarda, ricavato da una vecchia officina. “Il workshop è andato bene,” ci racconta Simone, “si sono iscritte una dozzina di persone, tutte molto attente e interessate. Ci hanno fatto anche un sacco di domande tecniche, su come si costruiscono i telai, la scelta dei colori, e così via.”
Ma perché Gomma?
“Ci serviva un nome che avesse un bel suono, non troppo lungo, ciccioso — ‘Gomma’ è emerso da lunghissime sessioni di brainstorming, e poi si è rivelato anche un bel tema da sviluppare per molti illustratori,” ci spiega Maristella De Paoli, che insieme agli amici Sara Teofilo e Andrea Vittone ha organizzato il festival.
Un’idea nata, in realtà, abbastanza per caso: “Volevamo provare a fare qualcosa che ancora non esisteva.”
“A parte trovare gli illustratori più conosciuti — quest’anno per esempio abbiamo Francesco Poroli — ci interessa molto dare spazio ai giovani emergenti,” dice Sara.
“L’idea è fare prima di tutto qualcosa che piaccia a noi, a cui ci piacerebbe andare e tornare. L’importante è che le persone stiano bene, siano soddisfatte. La cosa che ci interessa di più sono gli abbracci a fine serata.”
Verso la fine della giornata è stato presentato il libro Quasi Signorina di Cristina Portolano e la serata si è conclusa dopo il tramonto con i live dei LaSuerte
e di An Harbor, e il DJ set di KNOCK.