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Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Via, le Camere sono state ufficialmente sciolte, la diciassettesima legislatura è finita, si vota il 4 marzo, andate in pace. (il Post)

Nella conferenza stampa di fine anno, sotto un po’ di strati di understatement, Gentiloni si è smarcato dal segretario del suo partito, rivendicando il proprio stile di governo e facendo intendere di non volersi fare da parte così facilmente. (la Stampa)

Se vi siete persi la conferenza stampa e avete un paio d’ore, potete rivederla qui:

Tra le grandi opere del governo Gentiloni noi ricorderemo con particolare affetto la decisione di fissare la data delle elezioni in concomitanza con la notte degli Oscar: sarà una notte di dirette strane e interminabili. (Adnkronos)

Gentiloni esce insomma fiero dal proprio anno di governo, sapendo di essere una figura chiave nelle trattative dell’inevitabile prossimo governo di coalizioni. Ma se Gentiloni — e il Pd — pensano di poter rivendicare tra i propri risultati anche quelli in politiche sulle migrazioni, si giocano il supporto delle liste di sinistra — che seppur marginali potrebbero essere necessarie per avere una maggioranza. L’editoriale di Norma Rangeri (il manifesto)

Nel frattempo, molto piano per non fare troppo rumore, il Consiglio dei Ministri ha trovato il tempo di approvare il decreto per la missione militare in Niger. Dovrà essere approvato dalle Camere in regime di “prorogatio.” (il Sole 24 Ore)

Non c’è stato il tempo, e nemmeno i numeri, per lo Ius soli, invece. Una sconfitta che Gentiloni ammette pubblicamente. L’analisi di Isla Binnie, inviata di Reuters a Roma. (Reuters)

Mondo

L’ISIS ha rivendicato l’attentato a Kabul di ieri, che ha causato 41 morti e ottanta feriti. (CNN)

Un incendio in un palazzo di appartamenti nel Bronx ha causato almeno 12 morti e quattro feriti gravi. Ancora sconosciute le cause. (the New York Times)

Anche a Mumbai un incendio ha devastato un ristorante del centro, sul cui terrazzo si stava svolgendo una festa. Le vittime sono almeno 15. (the Straits Times)

Stati Uniti e Turchia hanno sollevato le reciproche sanzioni, anche se i rapporti tra i due paesi restano tesi. Washington aveva sospeso il rilascio di visti dalla propria missione turca dopo l’arresto di due persone della diplomazia statunitense nel corso del “repulisti” voluto da Erdogan. (Reuters)

Un gruppo di 50 vincitori di premio Pulitzer ha chiesto alle autorità del Myanmar di rilasciare immediatamente i due giornalisti Reuters incarcerati per aver ottenuto fotografie di una fossa comune fuori da un villaggio di Rohingya. (the Irrawaddy)

La Cina ha dichiarato che, al contrario da quanto indicato da alcuni report, sta rispettando le sanzioni ONU contro la Corea del Nord. (South China Morning Post)

George Weah ce l’ha fatta: con più del 60% dei voti, è il nuovo presidente della Liberia. (BBC)

Il dipartimento della Cultura e dei Media britannico ha annunciato che, a scanso di maggiore collaborazione da parte di Facebook e Twitter nella lotta alla disinformazione online, “sanzioni saranno inevitabili.” (the Guardian)

Facendo un grande favore a tutti gli autori di propaganda populista d’Europa, ha commentato il fenomeno anche un report finanziato dall’ex primo ministro Tony Blair, che evidentemente non ha niente di meglio da fare. Secondo il report, l’“ondata di populismo non ha ancora raggiunto il proprio picco.” (Politico)

Robert Mugabe si godrà la pensione: l’accordo per il suo ritiro prevede una residenza, una flotta di automobili, un aereo privato, 20 membri dello staff tra cui 6 guardie del corpo, e un benefit monetario di cui non è chiara l’entità. (the Guardian)

Italia

Nasce a Stazzema, luogo dell’eccidio di Sant’Anna, dove nazisti e fascisti uccisero 560 persone, un “comune virtuale” a cui potersi iscrivere come antifascisti. (la Repubblica)

Questioni di genere

La rivalità tra Iran e Arabia Saudita non sempre viene per nuocere. Ultimamente, i due paesi islamici stanno sfruttando come terreno di competizione anche l’espansione dei diritti delle donne, in una sfida a chi è un po’ meno bigotto dell’altro. (the New York Times)

Con l’intenzione di fare dell’umorismo, la redazione di Vanity Fair ha avuto la cattiva idea di suggerire a Hillary Clinton, come proposito per l’anno nuovo, di dedicarsi ai lavori a maglia invece che alla politica. (the Guardian)

Cult

Hyperallergic ha stilato una lista delle venti persone meno influenti del mondo dell’arte di quest’anno. (Hyperallergic)

In risposta alle critiche — e a un paio di cause legali — per i rallentamenti nei telefoni vecchi per garantire il funzionamento di batterie degradate, Apple ha abbassato il costo di sostituzione di una batteria da 79 dollari a 29 per il corso del prossimo anno. L’azienda difende le proprie buone intenzioni nel garantire un funzionamento minimo per i telefoni con più di due anni, ma il silenzio attorno all’introduzione della funzionalità resta una grave mancanza di rispetto nei confronti dei propri clienti. (the Verge)

Sono tornato è il remake italiano del film (e romanzo) tedesco Lui è tornato, in cui Hitler si risveglia nel presente e viene scambiato per un comico. Indovinate chi è il protagonista. (la Repubblica)

Simon & Schuster, la casa editrice che aveva firmato un’opzione da più di 200 mila dollari per l’autobiografia del meme ambulante neonazista statunitense Milo Yiannopoulos, si è beccata quello che si meritava. Mesi fa l’editore aveva annunciato di aver deciso di non pubblicare il libro, e oggi sappiamo perché: perché era impubblicabile. Le note dell’editor che ha dovuto leggerlo sono assurde. (the Huffington Post)

Scienza

Paleontologi contro Trump. (the Guardian)

Ma tra l’altro, Trump conosce la differenza tra “tempo atmosferico” e “clima”? Ovviamente no. (CNN)

Ambiente

L’allevamento di gamberi e gamberetti è causa di disastri ecologici, con la distruzione di mangrovie e di intere aree di mare inservibili per trent’anni, ma anche di violazioni dei diritti umani in Asia e di schiavitù. (Lifegate)

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