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Il 26 gennaio uscirà The Blonde Album, il secondo disco di I’m Not a Blonde. Verrà pubblicato per INRI e ne abbiamo parlato con loro, Chiara e Camilla, che ci hanno svelato in anteprima la tracklist e la cover del disco e ci hanno fatto incuriosire con un piccolo teaser.

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The Blonde Album uscirà a fine gennaio. Cosa potete raccontarci?

Chiara È un disco che ci ha messo alla prova, in cui per la prima volta entrano altre persone. Arriva dopo i primi tre EP, dopo una serie di brani che sono nati in maniera del tutto spontanea, senza pensare alla forma che volevamo avere. Ad un certo punto ci siamo confrontate con la risposta del pubblico e per noi quello è stato un momento di crescita grazie al quale abbiamo iniziato a prendere maggiore consapevolezza.

Del nuovo album fino ad ora sono usciti tre singoli ma secondo me questo lavoro ha più valore come disco in sé. I singoli ci sono ma noi non abbiamo una scrittura così pop. Ci sono forse dei pezzi che possono essere più rappresentativi o avere più carattere nella loro individualità però, per noi, questo album è più un racconto che ha senso come disco nel suo insieme.

Anche se, ascoltando A Reason, mi sembrava di sentire proprio un singolo “pop”.

Chiara Sicuramente, rispetto a prima, c’è stato un cambiamento nel nostro modo di scrivere. In A Reason c’è Gian Maria Accusani nella parte di scrittura, così come in Daughter. Questo rappresenta già una cosa diversa. Fino all’LP, che poi era una raccolta dei tre EP che avevamo pubblicato, eravamo sempre e solo io e Camilla. La differenza in questo disco è che abbiamo coinvolto qualcun altro.

Nei live invece sarete sempre solo voi due?

Camilla In realtà ci piacerebbe aggiungere un batterista, stiamo lavorando in questo senso. Abbiamo coinvolto Leziero Rescigno, batterista degli Amor Fou e La Crus, con il quale Chiara aveva già collaborato. Dal momento che questo album nasce per essere più pop rispetto ai lavori precedenti abbiamo sentito la necessità di aggiungere anche un batterista. Per dare anche un po’ più di dinamica nella parte live.

Chiara I pezzi sono anche più complessi. Quelli che abbiamo prodotto fino ad ora erano più minimal, più electro-pop. Anche questi lo sono, però secondo me sono più complicati.

copertina

Quando vi avevo sentito dal vivo al Magnolia mi avevate colpito proprio per la dinamicità sul palco.

Camilla Sì, noi sul palco ci rendiamo conto di essere abbastanza forti. Però quello che andiamo a cercare col batterista è un pochino più di dinamica anche verso la morbidezza.

Chiara Diciamo che noi sappiamo di rendere bene dal vivo, di riuscire a creare una sorta di muro di suono. L’idea è che il batterista possa aggiungere qualcosa da quel punto di vista ma possa anche togliere, dare sfumature diverse.

Camilla Che è il contrario di quello che di solito pensano tutti. (ride)

Tornando al primo singolo, A Reason, vi va di parlarcene?

Camilla A Reason è nata così. Chiara mi fa “scrivi un singolo come Bad Buke Good Gaze.” Allora ho buttato giù un riff di chitarra e una batteria. Lei ci ha messo la melodia e quando eravamo arrivate verso la conclusione del pezzo, che inizialmente avevamo scritto in italiano, ci è venuto in mente che suonava un po’ come Acida dei Prozac +. Siccome eravamo un po’ incastrate sul brano, in particolare sul ritornello dove non riuscivamo a trovare la quadra, abbiamo deciso di contattare Gian Maria. Gli abbiamo fatto ascoltare il brano e i provini del resto dell’album, gli è piaciuto molto e da qui è nata la collaborazione. Il ritornello è stato un suo suggerimento. Poi il brano ha avuto un po’ di vicissitudini. Nel momento in cui avevamo finito la scrittura dell’album ci stavamo guardando intorno per farlo mixare a un produttore straniero. Ci hanno messo in contatto con Daniel Hunt, a cui il singolo A Reason è piaciuto molto, perchè tra l’altro gli ricordava una band punk newyorkese a cui lui era molto affezionato, i Pylon, quindi ha deciso di occuparsi lui della produzione.

Chiara Si lui ha fatto un po’ di produzione sul pezzo, che poi è stato mixato come tutti gli altri brani da Matilde Davoli. Quindi in realtà A Reason è il brano su cui hanno lavorato più persone.

Camilla Non sappiamo però se sia anche il più rappresentativo.

Ho visto che in questo periodo state già facendo delle date. State portando in giro anche i nuovi pezzi?

Camilla I singoli sì, poi in realtà suoniamo anche un altro brano che non è ancora uscito ma farà parte dell’album. Diciamo che da quel punto di vista non ci siamo mai veramente fermate, abbiamo sempre continuato a mantenerci calde sul live.

Chiara In questo periodo abbiamo una serie di date legate all’uscita dei singoli, poi ci fermeremo fino all’uscita del disco.

Prima dell’uscita del disco pubblicherete un altro pezzo?

Camilla Sicuramente c’è in cantiere un altro video e un altro singolo, però al momento non possiamo dire quando uscirà.   

Nei live ho visto che suonate anche A Forest dei Cure.

Chiara Ci è capitato di suonare dal vivo qualche cover come desiderio di suonare dei pezzi che amiamo e questo è quello che probabilmente abbiamo sentito più vicino anche come resa al nostro set e che quindi continuiamo a fare più volentieri.

C’è un pezzo che magari state ascoltando in questo periodo e che vi piacerebbe suonare dal vivo?

Camilla Sicuramente alcuni dei Broken Social Scene che mando in loop e avrei voglia di cantarmeli e suonarmeli. Poi ecco, essendo loro tipo in dodici, non so se riusciremo mai a farli.

Chiara Il mio disco del mese sono i Grizzly Bear, però mi piace veramente tutto il disco per cui al momento non ho un singolo in particolare che vorrei suonare.

The Blonde Album: ecco la tracklist.

1. Daughter

2. Walls Coming Down

3. Not Today

4. A Reason

5. Five Days

6. Waterfall

7. Pinball

8. Rain In August

9. The Road

Tutte le tracce sono state scritte da Chiara Castello e Camilla Matley eccetto “A Reason”, “Daughter”, “Walls Coming Down” e “Waterfall” scritte da Chiara Castello, Camilla Matley e Gian Maria Accusani. Arrangiato da Chiara Castello e Camilla Matley. Prodotto da Chiara Castello e Camilla Matley eccetto “A Reason”, prodotto da Daniel Hunt. Mixato e masterizzato da Matilde Davoli presso il Sudeststudio di Guagnano (LE). Chitarre registrate presso il Moebsound. Tutte le tracce edite da Metatron Srl. Foto e design di Cartacarbone.