Chicas Nuevas 24 Horas, il documentario che racconta la tratta delle donne

Passo dopo passo, ecco le regole per un’attività di successo: la tratta di donne e bambini.

Chicas Nuevas 24 Horas, il documentario che racconta la tratta delle donne

“Vi darò la formula vincente per far partire un business che muove 32 miliardi di dollari l’anno, che avrebbe successo in qualsiasi parte del mondo.” È la tratta di donne e bambini.

Chicas Nuevas 24 Horas (2015) è il documentario di Mabel Lozano, regista spagnola, candidato nel 2016 ai Goya Awards di Madrid e presentato a Milano al WeWorld Film Festival, organizzato dalla onlus italiana We World, che lavora per difendere i diritti di donne e bambini nel mondo.

Lozano mischia con un certo cinismo investigazione reale e finzione, presentandoci lo sfruttamento sessuale in diversi paesi — Perù, Colombia, Paraguay, Argentina e Spagna — attraverso gli occhi delle vittime, da una parte, di una business school fittizia dall’altra.

Passo dopo passo, ecco le regole per un’attività di successo.

  • La ricerca delle migliori materie prime.

Le vittime della tratta vengono selezionate nei paesi “fornitori” tramite reclutamento diretto, inserti e offerte di lavoro sui giornali, online o sui social.

Yandy vive in Perù, ha 15 anni e 6 fratelli. Vuole aiutare la sua famiglia, così trova un lavoro grazie a un annuncio. Farà la cameriera in un ristorante, le dicono. Ma nella regione di Madre de Dios ci sono i lavoratori delle miniere d’oro, che spendono i loro soldi in bar dove le cameriere sono prostitute.

Minorenni attraversano il paese, passano i controlli e nessuno si chiede dove vadano. “La corruzione sta alla base di tutto, in questo paese,” dice un poliziotto della zona.

  • Massimizzare i profitti

Sofia è nata in Paraguay, ha bisogno di soldi e spera in un futuro migliore. A 17 anni vola a Madrid, dove sua zia le ha assicurato un lavoro in cui si guadagna bene. Il volo lo ha pagato ipotecando la casa, con interessi altissimi, come fanno molte ragazze che poi finiscono nel giro della prostituzione.

Intorno alla tratta orbitano anche una serie di servizi aggiuntivi, come agenzie di viaggi che non sanno neanche lontanamente di vacanza. Offrono pacchetti completi: ipoteche, biglietti aerei, lezioni di lingua spagnola, istruzioni su come passare i controlli.

Ana Ramona lavora in un night a Panama. Consegna ogni giorno i soldi al padrone del bar, che in cambio le dà dei foglietti di carta che rappresentano il suo guadagno.

Nei night orari di lavoro non ce ne sono, ma regole sì. Bisogna lavorare fino alle 6 di mattina, bisogna bere, non litigare con le altre. C’è addirittura un sistema di multe per le ragazze.

Quando è arrivata la polizia hanno fatto tornare Ana Ramona a Bogotà come una criminale, senza soldi, con un debito di ipoteca da pagare.

  • Il prodotto ha una durata.

Il prodotto si sfrutta finchè genera profitto. Se è difettoso, va sostituito, non importa come.

L’offerta deve essere sempre in grado di rinnovarsi. Così la tratta ha sempre bisogno di nuove vittime per soddisfare il “cliente,” Nuove Ragazze 24 ore su 24.